Grecia. Attentato contro prigione ad Atene

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Grecia. Attentato contro prigione ad Atene

14 Maggio 2010

Una bomba ad orologeria ad alto potenziale è esplosa ieri sera nei pressi del carcere di massima sicurezza di Korydallos, ad Atene, provocando danni ma nessuna vittima e non si esclude che possa essere opera dell’organizzazione armata Lotta Rivoluzionaria.

Secondo informazioni non confermate due persone, tra cui una donna, sarebbero rimaste leggermente ferite da un vetro infranto in seguito all’esplosione in uno degli edifici circostanti. L’esplosione ha danneggiato decine di negozi e abitazioni, soprattutto mandando in frantumi finestre e vetrine, nel raggio di quattro isolati. Lo ha riferito un funzionario di polizia definendo l’ordigno "probabilmente il più grosso esploso negli ultimi anni". L’attentato è avvenuto poco dopo le 22.00 ora locale (21.00 italiane) dopo una telefonata al quotidiano Eleftherotypia e alla rete televisiva Alter. L’anonimo interlocutore avvertiva che un ordigno sarebbe esploso nei pressi del carcere dopo 30 minuti. La polizia è subito intervenuta ma non ha fatto in tempo ad evacuare la zona, prima che avvenisse l’esplosione udita in buona parte della capitale. L’esplosivo secondo la polizia era in un contenitore di immondizia a ridosso di uno dei muri esterni del carcere. L’area è stata completamente blindata dalla polizia.

Gli osservatori non escludono, considerando la forza dell’esplosivo e le modalità dell’attentato, che possa essere un attentato compiuto dalla principale organizzazione armata greca, Lotta Rivoluzionaria o da gruppi fiancheggiatori. Alcuni capi di Lotta Rivoluzionaria arrestati nei mesi scorsi sono detenuti infatti a Korydallos. L’arresto di numerose persone appartenenti a Lotta Rivoluzionaria e la scoperta dell’arsenale del gruppo insurrezionalista avevano fatto pensare che esso fosse stato di fatto smantellato.