Grecia e Macedonia: un braccio di ferro infinito in nome della legittimità
10 Dicembre 2011
di Lavdrim Lita
La Grecia non ha rispettato gli obblighi dell’accordo provvisorio tra Atene e Skopje (13 settembre 1995) opponendosi all’adesione della Macedonia alla Nato, nell’aprile 2008, con la tesi che non era stato ancora trovato un nome adatto per l’ex repubblica Iugoslavia.
Lo ha stabilito la Corte internazionale di Giustizia, il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite, non ritenendo però necessario, come invece chiedeva la Macedonia, di ordinare alla Grecia di astenersi in futuro dall’opporsi all’ingresso di Skopje in altre organizzazioni internazionali di cui la repubblica ellenica è membro. Una decisione non vincolante, ma forse di grande peso nella disputa per il nome Macedonia, conteso tra Atene e Skopje da ormai vent’anni.
La Grecia ha annunciato che ”studierà” la decisione della Corte internazionale di Giustizia. Per il ministero degli Esteri ellenico, è importante che ”la Corte impegni le due parti a continuare i negoziati per trovare una soluzione sul nome”. Intanto, il governo macedone ha reagito con grande soddisfazione a quella che ha definito la ”decisione storica” della Corte internazionale di giustizia dell’Aja, che ha stabilito che la Grecia non ha rispettato i suoi impegni opponendosi all’adesione della Macedonia alla Nato.
”Questa decisione storica significa che la Grecia non può opporsi legalmente all’adesione della Macedonia alla Nato, e tale decisione elimina al tempo stesso un grande ostacolo che si prefigurava sulla strada dei negoziati di adesione con la Ue”, ha detto il governo in un comunicato diffuso oggi a Skopje. La dichiarazione è giunta al termine di una riunione che il premier Nikola Gruevski ha avuto con il presidente Gjorgje Ivanov, con il ministro degli esteri Nikola Popovski e il presidente del parlamento Trajko Veljanovski.
La Macedonia – ha detto da parte sua il presidente Ivanov – chiede ad Atene di rispettare e applicare l’accordo interinale, e ”invece di boicottarci la Grecia dovrebbe sostenere la nostra integrazione nelle organizzazioni internazionali”. ”Dobbiamo lavorare insieme alla Grecia sul nostro futuro comune e sul futuro della regione”, ha aggiunto.
La Grecia, opposta da anni alla Macedonia in una disputa sul nome, aveva posto il veto nell’aprile 2008 all’adesione della Macedonia alla Nato, e Skopje si era rivolta alla Corte di giustizia internazionale, accusando Atene di aver violato un accordo interinale fra i due paesi concluso nel 1995.
Tale accordo prevede che la Grecia non si sarebbe opposta all’adesione della Macedonia alla Nato o ad altre organizzazioni internazionali di cui la Grecia fa parte se ciò fosse avvenuto con il nome di Fyrom (Former yugoslavian republic of Macedonia). La Grecia contesta il nome della ex repubblica jugoslava, ritenendo che il termine Macedonia appartenga esclusivamente al patrimonio storico e culturale ellenico. Per questo il paese è stato accolto all’Onu nel 1993 con il nome provvisorio di Fyrom.