Grecia, ministri Dimar fuori da Governo. Ceduto 66% della Rete Gas

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Grecia, ministri Dimar fuori da Governo. Ceduto 66% della Rete Gas

22 Giugno 2013

Se la Grecia anticipa i tempi, l’Italia deve fare attenzione. Ad Atene ormai sembra imminente il rimpasto di Governo nell’esecutivo guidato dal premier Samaras, dopo la questione della chiusura della tv di stato Ert. Conservatori e socialisti perdono per strada la sinistra democratica e si preparano a formare una nuova coalizione a due. L’uscità dei ministri di "Dimar" dalle larghe intese greche sarebbe un ulteriore segnale di debolezza per il governo Samaras avvicinando lo spettro delle elezioni anticipate, spettro perché in Grecia, a differenza dell’Italia, la protesta oggi si chiama Alba Dorata, movimento di ispirazione neonazista. Il rimpasto potrebbe avvenire martedi prossimo, secondo le notizie diffuse dai media greci. Samaras ha fatto un passo indietro sulla chiusura della tv pubblica, ormai archiviata, mentre il socialista Venizelos ha annunciato che 2.000 persone verranno riassunte con contratti rinnovabili a 2 mesi finché non ci sarà un nuovo canale pubblico, se ci sarà. A decidere le assunzioni sarà una commissione parlamentare di daggi. La crisi politica greca è seria, se è vero che il ministro delle finanze Stournaras è tornato indietro dal Lussemburgo, abbandonando il vertice Ecofin per risolvere le vicende interne. La Borsa di Atene perde il 6 per cento, e l’effetto sulle piazze d’affari europee, Milano compresa, si sta facendo sentire. Il governo greco ha deciso anche dismettere la propria rete del Gas, il 66% della rete passerà agli azeri di Socar. Il rischio è quello di perdere la nuova tranche di aiuti europei.