Grecia. Papandreou annuncia rimpasto, Papaconstantinou rimane
07 Settembre 2010
di redazione
Il premier greco Giorgio Papandreou ha annunciato oggi, a meno di un anno dalla vittoria elettorale e a due mesi dal voto amministrativo, un ampio rimpasto di governo che ne consolida la struttura e lascia nelle mani di Giorgio Papaconstantinou il ministero chiave delle Finanze.
Al dicastero dell’Economia, rinominato dello sviluppo regionale e della competitività, va l’ex responsabile della protezione del cittadino (Interni) Michalis Chrisochoidis. Questi sostituisce Louka Katzeli, talora in linea di collisione con Papaconstantinou e il cui spostamento al dicastero del Lavoro e della Sicurezza Sociale, che avrà competenza anche per le Politiche Migratorie, appare quindi un rafforzamento ulteriore della posizione del responsabile delle finanze e una conferma della linea da lui seguita mentre il Paese continua gli sforzi per uscire dalla crisi.
A uno stretto collaboratore di Papandreou, Harris Pampoukis, è stato affidato il ministero di stato per gli Investimenti. Andreas Loverdos dal Lavoro va alla Sanità. Ministro degli Esteri, carica attualmente cumulata da Papandreou, diviene l’attuale viceministro Dimitri Droutsas. Il ministro della Marina mercantile, uno dei settori chiave dell’economia nazionale, viene di nuovo scorporato dall’Economia come richiesto dagli armatori, a dirigerlo sarà il deputato Yannis Diamantidis. Al ministero per la Protezione del cittadino al posto di Chrisochoidis, che malgrado significativi risultati ha dovuto subire negli ultimi tempi l’iniziativa del terrorismo anarchico, va Christos Papoutsis già capogruppo del Pasok in parlamento.
L’unico ministro ad uscire dalla compagine socialista è Katerina Batseli che lascia l’agricoltura sostituita da Kostas Skandadis. Secondo la stampa sarebbe stata punita per essersi rifiutata di candidarsi alle prossime elezioni locali del 7 novembre. Con il nuovo rimpasto il governo, che presterà giuramento già oggi, passa da 36 a 48 membri grazie soprattutto alla nomina di viceministri e segretari generali.