Grecia, vince Berlino. Taglio dal debito dal 2018
25 Maggio 2016
I ministri delle Finanze della zona euro hanno raggiunto questa notte a Bruxelles un accordo per dare alla Grecia nuovi aiuti per 10,3 miliardi di euro. I primi 7,5 miliardi verranno versati a giugno, il resto dopo l’estate.
In una conferenza stampa verso le 2 di notte, il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem ha spiegato che “i ministri hanno accettato incredibili compromessi politici per ottenere questo accordo”. E il ministro delle Finanze greco, Euclide Tsakalotos, ha aggiunto: si tratta di “un momento importante” per la Grecia.
Il direttore Europa dell’Fmi, Poul Thomsen, ha spiegato che l’accordo è stato possibile grazie a una concessione del Fondo: nei fatti l’alleggerimento del debito si materializzerà solo nel 2018, e non da subito. La data non è casuale. Corrisponde, infatti, alla fine del terzo programma di aggiustamento e permette al governo Merkel di scavalcare le prossime elezioni del 2017.
Dopo gli scambi di accuse, Atene ha finalmente trovato un alleato nell’organizzazione di Washington. Ma se il Fondo dovesse uscire dal programma di assistenza, rischia di vedere persi tuti gli sforzi. Tsipras, proprio in virtù delle ultime misure prese, vorrebbe invece passare all’incasso. Non solo ricevendo gli 11 miliardi necessari per rimborsare i bond in scadenza a breve e lungo termine (7,2 miliardi) fino a novembre, ma anche ottenendo la rimodulazione del debito.
Pier Carlo Padoan, sembra d’accordo: “Va fatto di tutto affinché un’economia come quella greca possa, il prima possibile, tornare sui mercati per finanziarsi da sola, e non soltanto con i sostegni pubblici”.