Greenpeace: l’attivista italiano resta in carcere
16 Ottobre 2013
di redazione
Cristian D’Alessandro, l’attivista italiano di Greenpeace, arrestato in Russia circa un mese fa insieme al resto dell’equipaggio dell’Arctic Sunrise resterà in carcere fino al 24 novembre, dopo che l’appello per la libertà su cauzione è stato respinto, con l’accusa di pirateria. Finora sono state raccolte 1 milione e 400mila firme per chiedere alle autorità russe il rilascio degli attivisti. Le diplomazie di vari Paesi si stanno muovendo e al Quirinale sono giunte oltre 100mila firme di sostegno all’appello della madre di Cristian affinché l’Italia intervenga. Dal 24 settembre l’equipaggio insieme a due giornalisti freelance, anche loro sulla nave incriminata, sono detenuti in strutture di detenzione preventiva intorno alla città di Murmansk e non sempre è assicurato loro spazio a sufficienza, riscaldamento o accesso all’acqua potabile.