Grillo colpisce ancora

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Grillo colpisce ancora

29 Dicembre 2015

Il solito voto bulgaro sul blog di Beppe Grillo (92 per cento degli oltre 26 mila votanti iscritti) espelle dal movimento 5 stelle la senatrice Serenella Fucksia, rea di non aver restituito in tempo quella parte dello stipendio che i grillini versano per le nuove imprese e il lavoro in Italia. Siamo a 19 senatori espulsi da quando m5s è entrato in Parlamento, ma dietro il caso Fuksia ci sono altri maldipancia che covavano da tempo.

 

La parlamentare grillina aveva votato moltissime volte diversamente dal suo gruppo parlamentare, aveva plaudito alla Boschi durante il discorso della ministra sulla sfiducia, detto no all’autorizzazione a procedere contro Calderoli (Lega) e alla richiesta di arresto del collega Bilardi (Ncd), per non dire di quel “ho semplicemente spiegato che la giustizia materiale ha fatto il suo corso” in una intervista al Messaggero a proposito della incandidabilità di Silvio Berlusconi. Insomma, dal Jobs Act al superamento dell’articolo 18, Fuksia è sempre stata una che pensava con la sua testa, né faceva mistero di tenere aperti i canali di comunicazione con gli altri “dissidenti” usciti o espulsi dal movimento.

 

Ora la diretta interessata si difende, sottolineando di aver fatto, se pure in zona cesarini, il contestato bonifico. Si spinge oltre aggiungendo che l’espulsione sarà un “autogol” per Grillo, perché ormai dentro M5S sarebbe in atto “uno scontro”, se abbiamo capito, tra i dioscuri Grillo&Casaleggio e chi è stato eletto dal popolo sovrano, mica dal web.

 

Essendo da poco reduci dal settimo episodio di Guerre Stellari, poi, ci viene in mente un paragone non troppo azzardato con la saga di Lucas. Nel nuovo episodio di Star Wars, infatti, assistiamo ai tremebondi conflitti di coscienza di Kylo Ren, figlio di Han Solo e della principessa Leila, il quale, dopo essere stato addestrato a diventare cavaliere Jedi dal latitante Luke Skywalker, viene sedotto dal celebre “lato oscuro della forza”. Per chi non fosse avvezzo all’universo di Guerre Stellari, ricordiamo che cavalieri Jedi e personaggi della saga nella loro vita hanno la possibilità di scegliere tra “la luce”, la parte positiva della “Forza” che pervade tutta la galassia, oppure decidere di militare per la “dark side”, il lato oscuro, quello che vorrebbe privare della libertà la galassia stessa.

 

Nel caso Fucksia e in tante altre vicende che hanno segnato la ancora breve vita parlamentare di M5S, i grillini sembrano vivere periodicamente lo stesso dissidio che attanaglia Kylo Ren e che angosciava il suo più illustre precedessore, Darth Vader (quest’ultimo a suo agio con le purghe di Cavalieri Jedi). Anche per i grillini, da una parte c’è la dark side, l’antipolitica, l’anticasta, la demagogia para-ambientalista su cui questi giorni si esercita il Capocomico, imputando al Governo migliaia di morti per smog e inquinamento. Il lato oscuro della forza, insomma, fatto di microchip sottopelle, scie chimiche, misteriosi voti elettronici di cui nessuno ha mai chiarito fino in fondo il funzionamento, una burocrazia interna veterostalinista che alla bisogna torna utile per stroncare il dissenso.

 

Dall’altra parte c’è la “Luce”, ovvero la politica, la responsabilità, l’ora delle scelte concrete, tutte cose che i grillini, o almeno una parte di essi, hanno iniziato a capire meglio una volta entrati in parlamento, mettendosi alla prova, confrontandosi con il gioco democratico, con il funzionamento e le regole istituzionali, con il sistema, quel “Palazzo” che volevano abbattere e che invece – si spera – hanno capito essere la casa comune degli italiani. Ma nel caso della Fucksia, almeno a leggere le ultime agenzie di giornata, non si riesce a scorgere neppure col binocolo di Poe Dameron il benché minimo ravvedimento, neppure un cenno di solidarietà verso la collega espulsa.

Grillo colpisce ancora, per restare alla favola di Lucas. E il movimento rischia di rimanere ancora una volta avvolto nella metà oscura, la dark side che ne divora dall’interno istanze più o meno democratiche e la indiscussa novità politica.