Grillo contro giornalisti, il video della vergogna

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Grillo contro giornalisti, il video della vergogna

09 Dicembre 2013

Dopo la "fatwa" contro la giornalista dell’Unità Maria Novella Oppo e la rubrica per fare delazione contro la stampa ostile ai pentastellati, Beppe Grillo deve vedersela con il video realizzato da Officine Tolau. Stefano Aurighi, Davide Lombardi e Paolo Tomassone, hanno raccolto il meglio delle ingiurie contro la giornalista trovate in Rete, il prodotto della messa in croce grillica, e le hanno fatte recitare a delle penne della carta stampata italiana, come una forma di solidarietà con la stessa Oppo.

Ne abbiamo sentite di tutti i colori. Insulti, compresi quelli a sfondo sessista, epiteti come quello usato a suo tempo per la Merkel, raccomandata, racchia e via dicendo. "Abbiamo lanciato un appello ai giornalisti e abbiamo chiesto loro di leggerli davanti alla telecamera, perché ci sembrava una risposta adatta alla gravità di quanto era successo, e stamattina abbiamo messo online il filmato, dicono gli autori del video, che in passato ne avevano anche girati altri per raccontare l’evoluzione di M5S.

Una cosa è certa. La Rete non è quel paradiso di libertà che vorrebbero farci credere Grillo e Casaleggio bensì, in un Paese di villici come l’Italia, il concentrato dell’ignoranza che caratterizza questa fase storica del Belpaese. Altro che mito della trasparenza, altro che democrazia diretta, per  i "net addicted" il web è solo il luogo della repressione che si scarica attraverso l’offesa, la minaccia, l’odio senza ragione. E se Grillo è il profeta di Internet, non ci sorprende che gli vengano idee come quella di mettere alla gogna i giornalisti. Agli italiani piace ridere grazie ai comici, perché così non pensano. A chi li fa ridere questo fa gioco, meglio i forconi e le maschere di Guy che qualsiasi ragionamento.