Grillo, Dudù e la Pascale. Ammazza che campagna elettorale
17 Maggio 2014
di Pino Scanzi
Beppe Grillo ora se la prende con il cane di Berlusconi, Dudù. "Quello la’", dice in comizio a Padova, "lo affiderei alla vivisezione". Apriti cielo: insorgono la fidanzata del premier Pascale, i forzisti e gli animalisti, i verdi e gli amanti dei nostri amici a quattro zampe. "Io ce l’ho un cagnetto così, ce l’ha mia moglie. Io detesto questi cani, perché i proprietari di quei cani non amano gli animali, non amano i cani, amano il proprio cane e detestano gli altri". Poi Grillo mette la retromarcia e su Twitter scrive di essere "da sempre contro la vivisezione, sono molto affezionato al mio cane Delirio". Ora, va bene tutto: l’amore per gli animali e il movimento anti vivisezionasta, le pagliacciate di Grillo e la Biancofiore che gli da’ del dottor Mengele. Quello che ci chiediamo e’: ma davvero agli italiani anche proprietari di quadrupedi interessa qualcosa della polemica di ieri? E gli elettori di Grillo perché non si lamentano un po’ con il capocomico dicendogli di parlare, per dire, del programma elettorale di 5 Stelle? Già, ma quale programma?