Grillo e Napolitano, qual è stato il vero deficit di democrazia

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Grillo e Napolitano, qual è stato il vero deficit di democrazia

28 Agosto 2013

Secondo Beppe Grillo le scelte di Napolitano "hanno manifestato un deficit di democrazia inaccettabile", tanto che bisogna tornare al voto. Dopo 20 anni di berlusconismo, la nostra democrazia "è in uno stato confusionario". Napolitano "ha preso a pretesto i mercati finanziari per giustificare forzature anti democratiche". Da qui la richiesta delle urne, perché un’altra Italia a 5 stelle è possibile.

Sinceramente noi ci ricordiamo una vicenda diversa da quella che racconta Grillo. C’è un sistema politico che rischia di finire in panne dopo un anno di supplenza tecnica la quale, con una cura lacrime e sangue ridà una presunte autorevolezza all’estero al Paese, ma tramortisce l’Italia.

C’è una sinistra che sente di avere a portata di mano l’occasione storica del "cambiamento" e la spreca, perdendo in malo modo le elezioni. C’è un leader politico dato per spacciato che evita al suo partito di sparire dalla circolazione e resta sulla scena se pure delegittimato dal potere giudiziario.

E c’è una forza naive, che pesca nell’antipolitica e nella rabbia sociale per acquartierarsi in parlamento dove si rinchiude in uno splendido isolamento, afona e autistica più che mai. Queste forze litigano tra loro, dopo le elezioni non riescono a esprimere un governo, e i mercati, che pure non vivono di politica italiana, pure un occhio all’instabilità lo buttano. Rischio greco, titolavano i giornali.

Davanti a questa situazione da capezzale, arriva Napolitano, non sua sponte ma con i partiti che lo implorano di salvare il salvabile. Ecco, sarebbe questo il deficit di democrazia, la colpa che Grillo addossa a Napolitano. Per l’appunto averla salvata, la democrazia.