Grillo e Pizzarotti ai ferri corti: tra il sindaco e sinistra Pd profumo d’intesa
13 Giugno 2014
di redazione
Beppe Grillo e il sindaco di Parma Pizzarotti continuano a scambiarsi post velenosetti. Per il capocomico dei 5 Stelle non e’ l’unico fronte aperto: a Roma ci sono dissidenti e fuoriusciti pentastellati indecisi se creare un nuovo gruppo, mentre alla consultazione on line sulle europarlamentarie ha partecipato solo un terzo degli iscritti al blog, che non devono simpatizzare troppo con Il vincitore Farage. "Pizzarotti risponda nel merito", scrive Grillo al sindaco, "Perché non ha indetto referendum per stabilire se Parma preferisce le penali o l’inceneritore come promesso?". Polemica vecchia come il cucco, mentre si parla di nuovo di una potenziale uscita di Pizzarotti dal movimento e i boatos raccontano il sindaco come perno dell’accordo tra gli eterodossi M5S e la fronda civatiana nel Pd. Certo però che Grillo ha un bel coraggio: riciccia la storia dell’inceneritore di Parma mentre in Europa il movimento si prepara a sedersi accanto a un politico, Farage, convinto sostenitore del nucleare.