Grillo, il sindaco di Quarto e il garantismo 5 Stelle
11 Gennaio 2016
Movimento 5 Stelle nel caos sul caso Quarto. Beppe Grillo chiede alla sindaca Rosa Capuozzo di dimettersi ma lei aveva appena detto rimango al mio posto. "Noi siamo il M5s e l’esempio vale più di qualsiasi poltrona," dice Grillo, che crede molto nei simboli ma poco al rispetto delle garanzie, visto che la Capuozzo non risulta indagata.
Sempre sul blog del comico si legge: "Noi dobbiamo garantire il M5s tutto e per questa ragione chiediamo con fermezza a Rosa Capuozzo di dimettersi". La diretta interessata però non sembra così pronta al celebre "obbedisco". Durante un flash mob che si è svolto ieri a Quarto, la sindaca dice: "Valuterò la richiesta del Movimento di dimettermi. Al momento non ho ancora deciso. Oggi non ho sentito Grillo". Su Facebook, poco prima aveva scritto: "Non ho mai preso in considerazione l’idea delle dimissioni, perché non c’è nessun motivo per cui io debba dimettermi".
Per Grillo invece "la strada dell’onestà ha un prezzo, il prezzo è dover essere, sempre, senza eccezione alcuna, al di sopra di ogni sospetto. Per farlo occorre marcare le differenze tra noi e chi ci ha governato finora in modo netto". Grillo ricorda che Quarto è un Comune che è già stato sciolto due volte per mafia. "Alla prima avvisaglia abbiamo messo alla porta De Robbio", coinvolto nella inchiesta sui presunti rapporti tra politica e criminalità, "e oggi abbiamo preso consapevolezza di aver inflitto un grande colpo al malaffare. Non ci siamo piegati, non si è piegata Rosa Capuozzo e lo dimostrano gli atti della Procura che nella vicenda la considerano parte lesa".
Fin qui, la Capuozzo è "un vanto". Ma per Grillo occorre "essere ancor più esemplari, soprattutto a Quarto dove c’è il sospetto che alcuni voti fossero stati inquinati. Dobbiamo dare segnali forti, coraggiosi, in totale discontinuità rispetto agli altri partiti. Occorrono decisioni ferme per dimostrare che nessun infiltrato controllerà mai il M5s". Ora, davanti a questi toni robespierriani ci sono due possibilità. O i vertici del movimento sanno qualcosa sulle carte della procura che sta indagando, si aspettano altre mosse della magistratura, oppure Grillo sta solo mostrando il volto più codino del suo movimento, dove ogni forma di garantismo viene usato in chiave sacrificale.
Grillo chiede gesti eclatanti, vuole alzare la posta dopo che lo stato maggiore del Pd e lo scrittore Saviano avevano gettato sul tavolo le loro fiches giustizialiste. Ma ieri, il sindaco di Parma, Pizzarotti, che governa una città come la collega Capuozzo, democraticamente eletto nelle liste pentastellate, ha espresso tutta la sua solidarietà alla sindaca di Quarto. Anche questa è una notizia.