Grillo, Napolitano e le lacrime napulitane. Ci mancava la Camorra
09 Ottobre 2013
di Pino Scanzi
"Le lacrime napulitane versate per coloro che sono detenuti sono sospette da parte di chi è parte fondante di questa classe politica", scrive Bepper Grillo sul suo blog. "Il sospetto che l’appello avvenga per salvare Berlusconi e una miriade di colletti bianchi è lecito". "M5S ha chiodo fisso, l’onestà, e non lo baratteremo con nessuno. Noi non molleremo, si metta l’animo in pace. Cca’ nisciuno è fesso". Napolitano, secondo Grillo, "Si è svegliato ora con una soluzione che non risolve nulla perché la maggior parte di chi verrà scarcerato in pochi mesi tornerà in galera, ruberà ancora, minaccerà ancora, si macchierà degli stessi reati". "Il richiamo per i delinquenti degli altri Paesi diventerà una sirena irresistibile". Lacrime napulitane è un film del 1981, ispirato nel titolo alla omonima canzone di Libero Bovio cantata da Mario Merola nel film. Film che parla di camorra. Il sillogismo grillino è chiaro, essendo Napolitano tanto attaccato alla patria partenopea. E’ lo stesso Grillo che dopo il messaggio di Napolitano alle Camere ha chiesto ai militanti del movimento 5 stelle di non offendere (vilipendio) il capo dello Stato.