Grilo, “Battista maggiordomo”. Che dire dei giornalisti a 5 Stelle?
25 Maggio 2013
di Pino Scanzi
Dopo la pistola puntata alla testa del Governo, Grillo torna ad attaccare i giornalisti che non si allineano al pensiero unico, il suo. Pierluigi Battista, del Corriere della Sera, diventa "un maggiordomo". Si riaprono quindi le liste di proscrizione, i giornalisti con cui parlare e quelli no, la stampa che manipola e distorce solo quando fa comodo fare controinformazione. Battista è sempre stato un fiero critico dei "grilli" dalle pagine del Corriere, quindi non è che uno schiavo del regime, un servo della casta, il normale immaginario orwelliano a cui ci hanno abituato dal 5 Stelle. Passata la tempesta sulla Gabanelli, la quirinaria ridotta a killer della stampa, ora tocca a "Pigi" e ai "poteri forti" incarnati dal Corsera finire nelle liste di Silla. Ma c’è qualcosa che fa davvero sorridere. La tv italiana si sta popolando di penne e pennnini che glorificano il grillismo, se ne fanno interpreti ma anche critici, incarnando il fantasma del comico genovese che dalla tv si tiene attentamente alla larga. Grillo parla ai giornali esteri, definisce ignorante e sottomessa la stampa italiana, mentre in Italia gli scherani impettiti del nuovo che avanza, con i loro piccoli scoop verbo del signore, continuano umilmente a predicare sulle servitù altrui senza accorgersi della trave nei loro occhi.