Haiti. Frattini: “Governo italiano non si riconosce in parole Bertolaso”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Haiti. Frattini: “Governo italiano non si riconosce in parole Bertolaso”

25 Gennaio 2010

"Il Governo italiano non si riconosce in alcune delle dichiarazioni" rilasciate dal capo della Protezione civile Guido Bertolaso sulla situazione degli aiuti ad Haiti, ed in particolare sul ruolo degli Usa e delle organizzazioni internazionali. È quanto sottolineato dal ministro degli Esteri Franco Frattini al suo arrivo a Washington, dove oggi incontrerà il segretario di stato americano Hillary Clinton.

Bertolaso, ha spiegato Frattini, "ha fatto proposte importantissime al governo ed al presidente di Haiti per quanto riguarda il futuro dei bambini e le linee di evacuazione". Poi però, ha aggiunto il ministro, "qualcuno gli ha chiesto di parlare da giornalista" ed allora lui "ha attaccato frontalmente gli Usa e le organizzazioni internazionali. Criticare gli sforzi altrui – afferma – non è la posizione del nostro governo". "Che manchi un livello adeguato di coordinamento è una cosa che abbiamo rimarcato sin dai primi giorni – precisa il titolare della Farnesina -, ma questo non significa che l’Italia abbia alcuna intenzione di criticare gli sforzi degli Stati Uniti, che la Farnesina ha già definito imponenti. Né si può francamente pensare che il pur bravissimo Bertolaso sia andato ad Haiti con il ruolo di coordinatore del mondo". "Sbagliato", sottolinea Frattini, leggere le dichiarazioni di Bertolaso sulla situazione degli aiuti ad Haiti, ed in particolare sul ruolo degli Usa e delle organizzazioni internazionali, come parole "contro qualcuno, tanto meno contro gli americani". È la "dimensione della tragedia", spiega, che "amplifica problemi di un coordinamento comunque enormi".

 Il ministro, che oggi con la Clinton affronterà anche il tema di Haiti, ha sottolineato che "in un contesto così complesso c’è bisogno della leadership americana e, insieme ad essa, anche del più efficace coordinamento degli sforzi internazionali da parte delle Nazioni Unite". Frattini ha quindi espresso "a nome del Governo italiano il massimo apprezzamento" per l’impegno degli Usa e del "presidente Obama nell’azione di soccorso". L’Italia, ha poi concluso, a livello nazionale "continuerà a fare la sua parte con il coordinamento delle operazioni della Protezione civile e la responsabilità istituzionale del ministero degli Esteri".

Bertolaso si è espresso criticamente, durante la trasmissione di Raitre In mezz’ora condotta da Lucia Annunziata, nei confronti della struttura degli aiuti. Per quanto riguarda i soccorsi per le popolazioni di Haiti dopo il terremoto, "girando per il territorio" si coglie – ha affermato – una "situazione patetica che si sarebbe, quindi, potuta gestire molto meglio. E invece di essere la prima volta che il mondo si mobilita e funziona bene, speriamo che sia stata l’ultima che il mondo funziona in questo modo". Troppo spesso, una volta arrivati sul luogo di un disastro, si pensa subito a mettere un grande manifesto con lo stemma della propria organizzazione, a fare bella figura davanti alle telecamere, piuttosto che mettersi a lavorare per portare soccorso a chi ha bisogno. Serve sicuramente avere una linea di comando che sia espressione dell’Onu".