Haiti. Il colera si propaga, l’Onu sotto accusa
17 Novembre 2010
di redazione
Quattro settimane dopo l’inizio dell’epidemia che ha provocato oltre un migliaio di morti ad Haiti, il colera ha varcato la frontiera del Paese e ha raggiunto la vicina Repubblica Dominicana. Un caso di contagio è stato accertato martedì 16 novembre.
Stando a quanto annunciato dal ministro della Sanità di Santo Domingo, Bautista Rojas, il paziente è un muratore di 32 anni, haitiano, ricoverato all’ospedale della città di Higuey. L’uomo, che di recente era tornato ad Haiti per una vacanza, è adesso ricoverato in isolamento.
Le autorità dominicane hanno rafforzato i controlli alle frontiere e bloccato l’importazione di abiti usati, che vengono venduti nei mercati delle pulci in villaggi e zone rurali di tutto il Paese. Intanto si fa sempre più caotica la situazione a Cap Haitien, seconda città di Haiti, teatro di manifestazioni contro le truppe Onu da lunedì, dove le violenze stanno ostacolando, ed in alcuni casi bloccando, il flusso di aiuti per fronteggiare l’emergenza colera.
Le truppe Onu sono accusate di aver portato nel Paese la malattia. Ma al di là della polemica sul modo in cui l’epidemia è arrivata nel Paese (secondo gli scienziati, potrebbe essere stata portata dall’Asia molti anni fa), la Forza di Stabilizzazione delle Nazioni Unite è largamente impopolare perché considerata come il volto pubblico del governo haitiano.