Hamas cerca legittimazione con il rilascio di Johnston
05 Luglio 2007
di redazione
Il rilascio del giornalista scozzese della British Broadcasting Corporation, sbandierato ai quattro venti come una vittoria politica di Hamas sta a significare, secondo gli esperti di politica internazionale, che il partito di Haniyeh è in cerca di una legittimazione che non è riuscito ad ottenere né con la vittoria alle elezioni dello scorso anno, né con la conquista di Gaza del mese scorso.
L’ex-Primo Ministro palestinese di Hamas, Ismail Haniyeh, ha fatto di tutto per pubblicizzare “l’operazione Johnston”. Poco dopo il suo rilascio infatti, durante una colazione di fronte alle telecamere con la partecipazione del reporter rapito, gli ha appuntato una spilla del Partito di Dio, gli ha messo al collo una sciarpa con i colori palestinesi e gli ha consegnato una placca d’argento.
Il boicottaggio da parte della comunità internazionale in cui Hamas si trova ad agire a costretto i suoi rappresentanti a fare buon viso a cattivo gioco, adoperandosi per liberare il reporter scozzese, che nel frattempo ha già annunciato di “voler star lontano dai guai”. Infatti i rappresentanti del movimento islamista stanno ora cercando di raggiungere Abbas, così come i leader occidentali, con messaggi rassicuranti riguardo la stabilità politica e sociale nella Striscia. Haniyeh ha infatti dichiarato che “il rilascio di Johnston dimostra che il governo ha intenzioni serie in merito alla sicurezza, stabilità e ordine in questa zona della nostra patria”, l’ex-Premier si è poi appellato all’entourage di Abu Mazen, definendo “fratelli di Ramallah” gli uomini del Partito Fatah.