Hawaii, Obama fa un regalo alla sua terra: l’oasi marina più grande al mondo
29 Agosto 2016
Rifacendosi ad una legge del 1906 voluta dal suo predecessore Theodore Roosevelt, il presidente Obama ha dato vita alle Hawaii al parco marino protetto più vasto del mondo. Obama ha più che quadruplicato le dimensioni di Papahanaumokuakea, portando la riserva a un’estensione di 1,5 milioni di chilometri quadrati: più di tutti i parchi nazionali degli Stati Uniti messi insieme.
Due volte la superficie del Texas per oltre mezzo milione di miglia quadrate nelle acque remote del Pacifico, la nuova oasi sarà un paradiso di biodiversità, un santuario per specie in pericolo tra cui la balenottera azzurra, le tartarughe marine, l’albatros dalla coda corta e le ultime foche monache delle Hawaii.
L’oasi contiene alcune delle barriere coralline più in salute del globo. Il parco, dall’impronunciabile nome di Papahānaumokuākea, quadruplica l’oasi marina creata nel 2006 da George W. Bush.
Un quarto delle creature che popolano l’oasi non si trovano altrove, altre non sono state ancora identificate o lo sono state solo di recente, come il piccolo polipo bianco scoperto a febbraio scorso e ribattezzato dagli scienziati Casper (nella foto sotto, citato in un tweet da una biologa marina, la divulgatrice scientifica australiana Sheree Marris): vive a 4mila metri di profondità.
Con questa espansione, gli Stati Uniti hanno oggi 1.200 aree marine protette che coprono il 26 per cento dei mari, secondo Lauren Wenzel, direttore de National Marine Protected Areas Center. La maggioranza, a differenza di quella delle Hawaii che la ammette solo a scopo ricreativo, permettono però la pesca o qualche altra forma di risorsa estrattiva. Comunque l’allargamento di oggi aumenta la proporzione di aree veramente “off limits” dal 3 al 13%.
Finora Obama ha creato 25 monumenti nazionali, alcuni dei quali sono singoli edifici. Il programma elettorale repubblicano portato quest’estate all’incontro di partito, a Cleveland, vuole modificare la legge in modo che l’istituzione dei monumenti debba essere approvata sia dal Congresso che dalle assemblee legislative di Stato. La generosità di Obama si sarà mica moltiplicata solo perché si tratta della sua terra natia?