Hillary non si è arresa, sogna già le presidenziali 2020
22 Marzo 2017
Hillary Clinton starebbe pensando di correre per le elezioni presidenziali del 2020. Bufala? Magari! L’indiscrezione, o meglio, a non escludere una seconda discesa in campo della candidata democratica battuta dal Don alle presidenziali del novembre scorso, è stato Robby Mook, ex manager della campagna elettorale dell’ex first lady. Non proprio l’ultimo degli scemi.
Nel corso di un’intervista all’emittente MSNBC, a Mook è stato chiesto “quali sono le probabilità” di vedere la Clinton di nuovo in campo per la Casa Bianca. “Credo che in questo momento – ha risposto l’ex manager clintoniano – dobbiamo anzitutto analizzare a fondo quanto accaduto nel 2016, allora possiamo iniziare a preoccuparci del ciclo successivo. Dobbiamo fare questo per evitare che quanto successo non accada di nuovo nei prossimi anni per qualcun altro”. Traduzione? Loro non se ne staranno mica a guardare.
Mook poteva rispondere con un categorico “non se ne parla” oppure “è impensabile”. O con un tentativo di dissimulare cavandosela con un detto, e invece non ha escluso del tutto la suggestione di una ricandidatura di Hillary. Anzi, ha anche ammesso che si sta già lavorando per preparare il futuro.
E, non a caso, da diversi giorni iniziano a circolare voci circa un nuovo impegno politico per la Clinton. Secondo MTZ, l’ex segretario di Stato starebbe pensando di puntare alla poltrona di sindaco di New York, anche se, l’elettorato della Grande Mela non sembra essere esattamente vicino alle posizioni della Clinton. E neanche troppo bendisposto come riferiscono altre fonti.
Ma, la conferma delle conferme arriva proprio dalla stessa Hillary che nel giorno di San Patrizio, nel corso di un evento in Pennsylvania, ha affermato che “è pronta ad uscire fuori dal bosco”. E’ proprio vero che sono inesauribili.
Insomma, pare proprio che Hillary non abbia ancora digerito la batosta elettorale del novembre scorso. A stare nei suoi panni si deve proprio perdere cognizione della realtà se non ci si rende conto che del fatto che”uscire dal bosco” è la cosa non solo più difficile, ma più stupida.