“Hung Parliament”, vincono i Conservatori ma senza maggioranza

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“Hung Parliament”, vincono i Conservatori ma senza maggioranza

07 Maggio 2010

I risultati: Con le operazioni di spoglio giunte ormai alle ultime battute, è accaduto quello che molti analisti avevano fin dall’inizio ipotizzato, un risultato senza un vero vincitore. Conquistano più seggi i conservatori di David Cameron (291) Cameron ma non sufficienti per avere la maggioranza ai Comuni. I laburisti di Gordon Brown sono attualmente fermi a 248 seggi, mentre i liberaldemocratici di Nick Clegg non vanno oltre i 51. Una performance decisamente distante dal peso specifico attribuito alla terza formazione politica da tutti i sondaggi.

Hung Parliament: La Gran Bretagna si sveglia con un “hung Parliament”, un Parlamento in cui nessun partito gode di una maggioranza assoluta. Circostanza in cui il premier uscente mantiene l’incarico ad interim fino alla formazione del nuovo esecutivo: non solo, se il partito al governo ritiene di avere la possibilità di dar vita ad un esecutivo (di minoranza o coalizione) ha il diritto al primo tentativo, sottoponendosi poi al voto di fiducia del Queen’s Speech (il dibattito di presentazione del programma del nuovo governo); gli altri partiti non possono cercare a loro volta di formare un esecutivo fino a quando il premier uscente non avrà rassegnato le dimissioni.

Infatti il leader del partito uscito dalle urne con la maggioranza relativa non è automaticamente incaricato di formare l’esecutivo: piuttosto, è il partito ritenuto maggiormente in grado di ottenere la fiducia del Parlamento a ricevere l’incarico. Quale sia questo partito è frutto di consultazioni tra le diverse formazioni, al termine delle quali il Primo ministro uscente consiglia la Corona in merito a chi affidare l’incarico. Il test dell’effettiva fiducia avviene dopo qualche settimana, nel Queen’s Speech: se l’esecutivo viene bocciato, si procedere a nuove elezioni se e solo se non vi fosse l’effettiva possibilità per un altro leader di formare un nuovo governo.

Nella attuale situazione ciò significa che Gordon Brown manterrà la carica ad interim fino alla formazione del nuovo governo, e – se dovesse arrivare ad un accordo con i Liberal-Democratici – avrà inoltre la possibilità di varare un nuovo governo, anche se i Conservatori di David Cameron dovessero conquistare la maggioranza relativa; in caso contrario, spetterà a Cameron provare a governare, o in minoranza o in coalizione. Se l’esecutivo, qualunque sia, venisse bocciato nel Queen’s Speech si cercherà o una soluzione alternativa con un nuovo leader – e quindi una nuova fiducia – o, se l’alternativa non fosse praticabile, si andrà alle elezioni immediate. 

Diario elettorale

12.08: Il Premier britannico, Gordon Brown ha dato il via libera all’intervento dei ‘civil servants’ (i burocrati al servizio della regina, di nomina non politica) in sostegno ai politici di tutti i partiti coinvolti in discussioni per la formazione di un nuovo governo.

11.50: Il partito con la maggioranza dei seggi deve avere la prima chance di tentare di formare un governo: lo ha detto Nick Clegg. "I Tory devono mostrare di saper formare un governo nell’interesse nazionale", ha detto.

11.48: Il leader dei Liberal democratici alza la posta in gioco per una eventuale alleanza con i Laburisti. È il partito con il maggior numero di voti e di seggi (quindi i conservatori, ndr) a dover provare a formare un governo, ha affermato Nick Clegg.

11.47: Il parlamento britannico avrà, per la prima volta nella sua storia, due deputate musulmane. Mentre continua il conteggio dei voti nelle varie circoscrizioni, la notizia storica è che due candidate musulmane laburiste, Shabana Mahmood per Birmingham Ladywood e Yasmin Qureshi per Bolton South East, hanno conquistato un seggio grazie alle oltre ottomila preferenze ottenute.

11.31: "Farò di tutto perché la Gran Bretagna abbia un governo forte e stabile": lo ha detto il premier Gordon Brown in un comunicato.

11.29: La sterlina affonda dopo un risultato elettorale che non rende possibile una maggioranza assoluta del partito conservatore britannico. La moneta inglese è scesa contro il dollaro sotto la soglia 1,46, toccando i minimi da maggio 1998.

11.03: Con 615 seggi su 650 assegnati è ora matematicamente impossibile che il partito conservatore britannico abbia la maggioranza dei voti. Lo riferisce la Bbc.

11.02: I conservatori aspetteranno di vedere quale forma assumerà il nuovo Parlamento prima di decidere se negoziare o meno con altri partiti. Ad affermarlo è stato il ministro dell’Interno ombra Chris Grayling.

10.58: La Regina Elisabetta non è a Londra, ma a Windsor, e potrebbe non fare ritorno prima di lunedì, per non influenzare il processo decisionale che deve rimanere, nel caso di un parlamento sospeso come quello che si sta definendo dopo le elezioni di ieri, saldamente in mano ai leader delle forze politiche. In questa situazione di incertezza, si chiama fuori, per sottolineare il suo ruolo di non ingerenza nei poteri del Parlamento sovrano.

10.30: "Il primo ministro non si può dimettere e lasciare alla Regina un vuoto da colmare". Lo ha detto il ministro delle Attività produttive Lord Peter Mandelson, coordinatore della campagna dei laburisti. "Il dovere del primo ministro è di restare al suo posto e continuare a fare il suo lavoro e di non dimettersi fino a quando è chiaro chi la Regina chiamerà al suo posto per formare un nuovo governo, nel caso Brown non sia in grado di farlo lui". Intervistato dalla Bbc, il ministro ha affermato: "Credo che prima di affrettarsi in tentati accordi e negoziati, sia meglio aspettare che le cose si calmino e diventino più chiare". E ha aggiunto: "non escludo e non ipotizzo nulla. E lo faccio deliberatamente perchè secondo me iniziare a negoziare è prematuro".

09.20: Nick Clegg ha messo in guardia dal "fare scelte precipitose" sulle alleanze, dopo aver espresso delusione per il risultato ottenuto dal suo partito nelle elezioni legislative di ieri. "Penso che sarebbe preferibile che tutti prendano un pò di tempo affinchè la gente abbia il buon governo che si merita in tempi molti difficili e incerti", ha detto dalla sua circoscrizione di Sheffield, dove è stato rieletto con il 53,4% dei voti. "Questo riguarda tutti i partiti politici: penso che nessuno debba precipitarsi a fare dichiarazioni o a prendere decisioni che resisteranno alla prova del tempo", ha aggiunto Clegg.

08.07: "È chiaro che il governo Labour ha perso il suo mandato a governare", ha detto il leader dei Tory, David Cameron. Ma secondo quanto anticipa la BBC citando fonti di Downing Street, Gordon Brown ha intenzione di avviare colloqui con i liberaldemocratici per formare una nuova coalizione di governo.