I ballottaggi di Ruvo e Casamassima dimostrano che il centrodestra vince se è unito
01 Giugno 2011
di M.M.
A Ruvo di Puglia, come abbiamo avuto modo di sottolineare prima del ballottaggio, si giocava una sfida politica dall’alto valore simbolico ancor prima che numerico. Qui, infatti, si voleva dimostrare che l’unità del centrodestra, seppure tardiva, sarebbe riuscita a coagulare intorno a sé la maggioranza dei consensi, ricomponendo la frattura iniziale e dando l’idea di un partito, il Pdl, che sa tornare sui suoi passi e rivedere le sue scelte.
Così non è stato. Matteo Paparella, il candidato di Fli e Io Sud, sostenuto al secondo turno dal Pdl tramite un’intesa politica, si è fermato al 37 per cento dei consensi contro il 53 per cento ottenuto da Vito Ottombrini, lo sfidante del centrosinistra. Tutto lascia intendere che le divisioni, ancora una volta, abbiano prevalso e che i fatti siano ancora un passo indietro rispetto alle parole. Quel centrodestra unito e inclusivo che si voleva mostrare agli elettori e che avrebbe portato alla vittoria, sembra essersi rivelato poco efficace.
A Casamassima, invece, le cose sono andate diversamente. Qui Mimmo Birardi, espressione dell’Udc ma candidato di tutto il centrodestra riunito (Pdl, Puglia prima di tutto, Lista Schittulli, Nuovo Psi e Noi Sud), ha raccolto il 58 per cento dei voti con il quale ha battuto Alessio Nitti, l’esponente democratico in corsa per la poltrona di sindaco, che si è fermato invece al 42 per cento. Una doppia vittoria, se si considera che il centrodestra ha strappato così un’altra amministrazione al centrosinistra, insieme a quella di Palo già conquistata al primo turno. Sommata alla vittoria a Bitetto e Locorotondo, porta quindi al consolidamento di un’importante presenza del centrodestra nell’area barese. Certo, una vittoria anche a Ruvo avrebbe costituito un importante valore aggiunto, sia dal punto di vista numerico, perché avrebbe portato un’altra amministrazione all’attivo, sia sotto il profilo simbolico, perché avrebbe dimostrato una capacità (ritrovata) del Pdl pugliese e dell’intera coalizione di perseguire unitariamente il medesimo obiettivo.
Insomma, al di là del bilancio elettorale, che comunque mostra la sostanziale tenuta del centrodestra in Puglia e, nello specifico, un incremento della sua presenza nel territorio barese (quattro amministrazioni al centrodestra, che prima governava solo a Locorotondo), Ruvo e Casamassima rappresentano due esempi uguali e contrari, che tuttavia avvalorano la stessa tesi: quando si è uniti si vince, altrimenti la sconfitta non solo è inevitabile, ma è anche più cocente.