I dati Istat sull’occupazione sono un incoraggiamento per l’Abruzzo

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I dati Istat sull’occupazione sono un incoraggiamento per l’Abruzzo

I dati Istat sull’occupazione sono un incoraggiamento per l’Abruzzo

03 Ottobre 2011

Il trend occupazionale continua a procedere con ritmo crescente in Abruzzo. Dopo aver segnalato  il risultato record dell’occupazione rosa nelle quattro province,l’Istat snocciola cifre più che incoraggianti per il mondo del lavoro abruzzese nel suo complesso. Nel secondo trimestre del 2011,risultano oltre 500mila gli individui occupati, la cifra dei neo-occupati è di 24.000 mentre il tasso di disoccupazione è sceso dal 9,4 % del secondo trimestre del 2010,al 7,9%, allineandosi al 7,8% nazionale.

In termini  di status quo dell’ occupazione, il tasso ha sperimentato  un incremento del 4,9 % rispetto al secondo trimestre dell’anno precedente, raggiungendo il 54,7%, che, se confrontato con l’esiguo aumento dello 0,4% registrato a livello nazionale, risulta ancor più emblematico. Svolgendo un’analisi diacronica si arriva al dato in assoluto più interessante:  509 mila unità di occupati in regione è la cifra più alta mai raggiunta dal secondo trimestre del 2008 -prima dello scoppio della virulenta  crisi economico-finanziaria internazionale.

Le 24.000 unità di neo-occupati  sono ripartite nella seguente modalità: 14.000 nel comparto di industria e  costruzioni, 6.000 nei servizi e  4.000 nell’agricoltura. “Siamo di fronte a dati incoraggianti da un lato ed a dire il vero un po’ inaspettati  viste le dimensioni – esordisce l’Assessore al Lavoro Paolo Gatti – l’Abruzzo e la sua forza imprenditoriale hanno prodotto per l’Istat un incredibile sprint nell’ultimo trimestre che ha portato sia il livello di occupazione, che il tasso di disoccupazione in linea con la media nazionale, distanziandosi sempre di più dalle regioni meridionali”.

Uno spiraglio di luce s’intravede fra i meandri della crisi finanziaria, per la prima volta dal periodo antecedente la crisi stessa, gli occupati raggiungono una “soglia psicologica importante”, che supera i  500 mila. “La crisi c’è – prosegue Gatti – non è finita e non è il momento di abbassare la guardia, ma dobbiamo trarre maggior entusiasmo e fiducia da questi dati che segnalano un importante recupero, impegnandoci  insieme a tutte le forze sociali, imprenditoriali ed ai lavoratori abruzzesi per proseguire in questa direzione che è quella giusta, contrassegnata da politiche attive e passive integrate, grazie ad ammortizzatori sociali diffusi, a investimenti in formazione e ricerca serie, a incentivi alle assunzioni”.

Dopo i recenti assensi provenienti dallo Svimez 2011 e dal Sole 24 ore, a conferma del trend ascendente della curva di crescita e sviluppo in loco ed a corroborare la validità della strategia di rilancio messa in atto dal governo regionale, il quadro delle proiezioni ottimistiche per il futuro  viene completato dai  dati e cifre Istat concernenti il comparto occupazionale nel secondo trimestre 2011.