
I giudici austriaci sdoganano il velo islamico per le bambine a scuola

17 Dicembre 2020
La Corte Costituzionale austriaca ha abrogato venerdì scorso la legge che proibisce alle bambine delle scuole elementari fino ai dieci anni di indossare l’hijab. Seppur la normativa non parla esplicitamente del velo islamico ma di “abiti religiosi relativamente alla copertura del capo”, la sentenza afferma che il fine legislativo mira proprio alla messa al bando del velo per le bambine e che quindi viola il principio di libertà religiosa.
La legge, introdotta nel 2019 dal governo guidato dal cancelliere Kurz allora alleato con il partito di destra FPÖ (Partito della Libertà), è stata dichiarata incostituzionale in quanto contrastante con il dovere dello Stato di trattare allo stesso modo le religioni ufficialmente riconosciute nel Paese. “Il divieto si applica esclusivamente alle studentesse musulmane e dunque le separa in modo discriminatorio dagli altri alunni”, ha sancito il presidente della Corte Cristoph Grabenwarter, aggiungendo che “c’è il rischio che [la legge] possa rendere più difficile per le bambine musulmane accedere all’istruzione e potrebbe portare alla loro esclusione sociale”.
Non è dello stesso parere il cancelliere Sebastian Kurz che quando fu presentato il disegno di legge nel 2018 aveva asserito che l’obiettivo era quello di “fronteggiare qualsiasi sviluppo di società parallele in Austria”. Come riporta la testata di Al Jazeera, la popolazione austriaca è composta per il 4,2% da musulmani secondo le stime risalenti all’anno 2018 e c’è da precisare inoltre che la questione se le bambine debbano portare o meno il velo è dibattuta all’interno dello stesso mondo islamico.
Il cancelliere aveva sostenuto che il divieto legislativo avrebbe protetto le bambine dalle pressioni sociali dei compagni di classe, ma la tesi è stata respinta ora dalla Corte che suggerisce invece allo Stato di elaborare una legislazione atta a prevenire meglio il bullismo causato da motivi legati al genere o alla religione.
Sebastian Kurz, dopo il crollo della coalizione con l’FPÖ, il cui leader Heinz-Christian Strache era stato travolto dallo scandalo Ibiza-gate in quanto coinvolto in uno scambio di favori riguardanti appalti pubblici, è al governo oggi con una coalizione di partiti di sinistra. La coalizione ha mantenuto diverse proposte già incluse nel precedente programma di governo con l’FPÖ, tra cui l’estensione del divieto del velo islamico per le ragazze fino ai 14 anni d’età. Nel commentare la decisione della Corte il Ministro dell’Istruzione Heinz Fassmann del partito ÖVP (il Partito Popolare Austriaco) ha dichiarato che il ministero “prenderà atto della sentenza ed esaminerà gli argomenti”, ma ha aggiunto di provare dispiacere sul fatto che “le bambine non avranno l’opportunità di farsi strada nel sistema scolastico libere da costrizioni”.