I “grillini” sono uomini o caporali?
05 Ottobre 2007
di redazione
Ha ragione Dino Cofrancesco: è ingiusto, ingeneroso e
persino vile guardare a Guglielmo Giannini o ad Antonio De Curtis come ai
riferimenti del beppegrillismo.
Sennonché in questi giorni, da certi beppegrillismi
amano prendere le distanze in tanti. Montezemolo, Mieli, Sartori, Rizzo&Stella,
Caselli e Borrelli amano negare di avere ad essi fornito appetitosi materiali
di incubazione. Lo facciano dichiarando di non aver commesso il fatto o (più
spesso) che il fatto non costituisce reato, lo facciano pure. Ma non abbiano la
volgarità di scomodare le antiche candide ombre di Giannini e Totò: non sarebbe
cosa da uomini, perché sarebbe cosa da caporali.
Luigi Compagna