I politici del centrodestra si schierano in favore della famiglia

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I politici del centrodestra si schierano in favore della famiglia

19 Aprile 2007

Sono oltre 50 i parlamentari del centro-destra che hanno aderito all’appello per la nascita di un “Comitato per la difesa laica della famiglia”, costituito da alcuni intellettuali cristiani, ebrei, musulmani, credenti e non credenti. Tra i parlamentari che hanno aderito, il coordinatore nazionale di Forza Italia Sandro Bondi e i Presidenti dei Gruppi Parlamentari di Senato e Camera di Fi, Renato Schifani ed Elio Vito; il Presidente del gruppo della Lega Nord al Senato Roberto Castelli; il Presidente dell’UDC Rocco Buttiglione; Riccardo Pedrizzi, Gustavo Selva e Giuseppe Valditara, parlamentari di An.

“Ci saremo anche noi, da laici credenti e non credenti, in piazza il 12 maggio per il Family day”, ha affermato Gaetano Quagliariello, uno dei promotori dell’appello, che ha aggiunto: “Pur condividendo ciò che si legge nel Manifesto “Più Famiglia” promosso dalle associazioni cattoliche, abbiamo voluto promuovere un altro appello per allargare la rete dei consensi e ribadire come questa battaglia non debba alzare steccati culturali o religiosi”. Quagliariello risponde a distanza a Savino Pezzotta, che sulle pagine de l’Occidentale aveva sostenuto la disponibilità al dialogo sui temi della famiglia con tutti coloro che si fossero schierati dalla parte della famiglia tradizionale, così come garantita dalla Costituzione.

“Sono molti i motivi – continua il senatore di Forza Italia – per cui difendere la famiglia tradizionale: lo si può fare da posizioni laiche o confessionali, avanzando argomentazioni politiche, civili o religiose. Il nostro appello lo attesta in modo emblematico: esso sta infatti raccogliendo consensi tra credenti e non credenti, tra cattolici, musulmani ed ebrei; nel mondo politico, in quello della cultura e anche nella società civile”.

I promotori del Comitato – tra cui Giorgio Israel e Souad Sbai, Sergio Ricossa e Gaetano Rebecchini – la settimana prossima incontreranno i portavoce dell’iniziativa del 12 maggio, Savino Pezzotta ed Eugenia Roccella, per decidere le modalità della partecipazione dei laici alla manifestazione. “Io credo – conclude Quagliariello – che abbia ragione Savino Pezzotta quando afferma che quello di Piazza San Giovanni dovrà essere un “convenire” festoso. Credo anche, però, che già da ora, con i nostri comportamenti, si debba evitare che le ragioni e le responsabilità della politica possano ignorare il vero significato di quell’incontro “familiare” che tutti insieme stiamo promuovendo”. (c.v.)