I ragazzi al centro dell’accordo tra Regione e ministero della Gioventù
18 Ottobre 2011
di V. F.
Si scrive delibera, si legge opportunità. Protagonisti il ministero della Gioventù e la regione Abruzzo. Destinatari: i giovani. E’ questo il senso del via libera, arrivato ieri mattina, alla delibera che suggella il sì sotto lo schema di accordo per la programmazione della quota 2010 del Fondo per le Politiche Giovanili: una cifra pari a 916mila euro. Fondo cofinanziato al 30% (pari a 392mila euro) dalla Regione.
L’obiettivo è spiegato dall’assessore alle Politiche sociali della regione Abruzzo, Paolo Gatti: “Con il ministro Giorgia Meloni cerchiamo di offrire ai ragazzi abruzzesi nuove opportunità, per costruire insieme a loro percorsi di crescita nell’ambito della tradizione, della creatività, della legalità e dell’apertura verso il mondo”. E infatti sono quattro le aree di intervento finanziate: il primo progetto riguarda la promozione della conoscenza e il recupero tra i giovani abruzzesi degli antichi mestieri legati alla tradizione; il secondo punta a sostenere la creatività e il talento giovanile nei diversi ambiti espressivi; il terzo la realizzazione di progetti volti a diffondere la cultura della legalità, della cittadinanza responsabile e del contrasto al crimine organizzato; l’ultimo favorisce progetti di mobilità giovanile nei Paesi europei.
Un’attenzione all’universo giovanile in straordinaria coincidenza proprio con i fatti di stretta attualità che oggi campeggiano sulle prime pagine dei giornali. Una circostanza sottolineata dall’assessore Gatti che infatti fa notare come, “in un momento in cui nel paese, da alcuni ambiti giovanili, arrivano segnali pericolosi di disaffezione e di insofferenza verso il nostro modello sociale, il ruolo della politica è quello di offrire opportunità concrete e percorsi reali dove i ragazzi possano esprimere i propri talenti. La frustrazione di una generazione se non trova sbocchi positivi può essere incanalata in strade alternative, molto pericolose. La politica e le Istituzioni devono avere il coraggio di non nascondere la difficoltà del momento, ma anche la forza di non abdicare al loro ruolo. Scegliere sempre – conclude Gatti – di utilizzare le risorse disponibili, per offrire ai giovani modelli di maturazione positivi e marginalizzare così la scelta dei ragazzi di percorrere la strada del nichilismo e della contestazione violenta”.
“E dalla politica all’attualità, continua anche in Abruzzo l’operazione di polizia con perquisizioni e controlli all’indomani dei gravi incidenti avvenuti a Roma sabato scorso. «L’operazione di polizia in corso in tutta Italia – ha dichiarato il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano – è la risposta seria del lavoro delle forze dell’ordine. Non si tratta di un’operazione contro i centri sociali ma volta ad individuare i responsabili delle devastazioni. Non bisogna mettere tutto sullo stesso piano. Tutti sanno che tra i manifestanti pacifici si sono inseriti i violenti che hanno utilizzato anche il corteo come scudo. C’é una fascia intermedia che non prende la distanze dai fatti di Roma. L’obiettivo era stato preannunciato, il lavoro delle forze di polizia ha cercato di evitare che l’obiettivo fosse raggiunto”.