I rincari alla buvette della Camera e la retorica sui privilegi

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

I rincari alla buvette della Camera e la retorica sui privilegi

08 Marzo 2016

La buvette di Montecitorio ha aumentato i prezzi di molti prodotti destinati a parlamentari, giornalisti e funzionari della Camera, dal caffè alle celebri mandorle salate che adesso costeranno trenta centesimi a ciotolina, verranno vendute solo in alcuni giorni e accompagnate gratuitamente solo a chi prende l’aperitivo. Celebri mandorle salate per l’ancora più celebre buvette della Camera visto che oggi sembra che sul web e i social network non si parli d’altro, con tanto di inchieste dei giornaloni on line che sulle orme di Sherlock Holmes fanno confronti e raffronti tra i rincari scattati alla buvette e i costi dei listini e menù che si incontrano nei bar della Capitale.

 

Per dire che in realtà alla Camera i costi sono ancora più bassi. Attacca il Codacons: "i prezzi continuano ad essere più bassi rispetto i listini medi pagati dai cittadini italiani". Secondo il presidente Carlo Rienzi: "Oramai la classica tazzina di caffé consumata al bar è arrivata a costare 1 euro in numerosissimi esercizi, e 1 euro l’uno costano anche mignon e piccole paste da accompagnare al caffé. Per un aperitivo alcolico, il costo medio in Italia non è inferiore ai 5 euro, contro i 4,5 euro assicurati a Montecitorio. Sembra proprio che i politici italiani, nonostante i nuovi listini della buvette continueranno a godere dei soliti privilegi, spendendo meno per bere e mangiare rispetto a quanto pagano mediamente i cittadini italiani".

 

Ora va bene rendere il bar della Camera più competitivo, e va bene pure che chi lo gestisce, secondo i ben informati, doveva rientrare dei costi; insomma se l’aperitivo costa quanto al bar sotto casa non c’è niente di male. Il problema è la copertura mediatica e l’esplosione di commenti e condivisioni sul web, Facebook e Twitter, che dimostrano solo una cosa: si crede che questioni come questa siano dirimenti per combattere i privilegi della casta, ma come dire, non sarà una ciotolina di mandorle salate in più o in meno a salvarci dalle politiche in deficit, dalla spesa pubblica fuori controllo, insomma dai veri costi della politica.