I russi sminano Palmira, scoperta fossa comune dell’Isis

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I russi sminano Palmira, scoperta fossa comune dell’Isis

03 Aprile 2016

Una fossa comune con circa quaranta di corpi, compresi quelli di minorenni, è stata ritrovata a Palmira. Lo dicono fonti militari di Damasco, sette giorni dopo la riconquista da parte delle truppe governative della città nella Siria centrale e del sito archeologico considerato dall’Unesco patrimonio mondiale. Palmira è stata per dieci mesi in mano all’Isis.

 

La notizia non è stata verificata, come pure non ci sono riscontri alle fonti militari curdo-irachene che darebbero per ucciso un esperto militare dell’Isis in Iraq,  Jasim Khadija, freddato durante un raid aereo nei pressi di Mosul, roccaforte jihadista nel nord dell’Iraq. Intanto le truppe di Damasco, coadiuvate dal genio dell’esercito russo, hanno disinnescato 1.230 mine e ordigni esplosivi artigianali lasciati da Isis nella zona di Palmira, a dirlo le autorità di Mosca, precisando che i primi artificieri russi si accingono a iniziare la loro operazione di sminamento.

 

Il sito archeologico di Palmira è stato danneggiato dalla presenza jihadista prima e dalla controffensiva governativa di Assad dopo. Secondo i media di Damasco nella fossa comune sarebbero stati trovati "42 corpi, alcuni senza testa", mentre secondo l’agenzia siriana Sana, che cita fonti militari, la fossa conteneva corpi di uomini, donne e minori, alcuni decapitati, altri con fori di pallottole al cranio. I corpi sono stati trasferiti all’ospedale di Homs, capoluogo della regione, e alcuni sono stati identificati.

 

Palmira è stata riconquistata dalle truppe di Damasco domenica scorsa dopo un’offensiva durata settimane e sostenuta in maniera decisiva dall’aviazione russa e dalle milizie libanesi e irachene filo-iraniane. L’Isis aveva preso Palmira nel maggio 2015 quando i governativi si erano ritirati improvvisamente lasciando sguarnita la citta’ al centro di una regione strategica, ricca di campi di gas naturale e crocevia di collegamenti viari. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Ondus), nei circa dieci mesi di presenza dell’Isis i jihadisti hanno ucciso 280 persone.