I servizi segreti di Mosca si mettono a spiare la Romania dalla citta di Nis
19 Ottobre 2011
di Lavdrim Lita
Dietro al cielo azzurro si nascondono le stelle; sotto il nome ‘Centro di Emergenza Civile’ si nasconde una base di spionaggio della FSB, Servizi federali per la sicurezza della Federazione russa. Il capo della diplomazia serba, Vuk Jeremic ha dichiarato in occasione dell’apertura degli uffici del ‘Centro regionale per le situazioni di emergenza’ a Nis, che senza dubbio il ‘Centro’ avrà un’importanza strategica nei rapporti tra la Serbia e la Russia. I centri per le attività umanitarie come questo, sono indispensabili per la riparazione dei danni causati dalle calamità naturali e hanno un carattere puramente umanitario. "Il Centro non diventerà una base militare straniera", ha affermato Jeremic. "Nis diventerà la città nella quale sarà seguita la situazione e dalla quale saranno impartiti gli ordini nei casi delle calamità naturali sui Balcani", ha rassicurato il ministro serbo. Una tesi che non convince del tutto.
Secondo un lancio dell’agenzia ‘AP’, il Centro regionale per le situazioni di Emergenza a Nis sarà un avamposto di spionaggio russo per controllare la Romania, in cui saranno installati dei ricettori di missili anti-balistici degli Stati Uniti. Durante la cerimonia di lunedì, il Ministro per le situazioni di emergenza della Russia, Sergej Sojgu, ha parlato di speculazione e di ‘pura invenzione’ rispetto alla notizia di un’installazione militare all’aeroporto di Nis. Il Ministro Soigu ha inoltre affermato che il ‘Centro’ sarà abitato da esperti per le attività umanitarie, per le emergenze civili. La Romania ha accettato d’installare delle basi, che sono parte del programma dello scudo spaziale di difesa americano per l’Europa, come soluzioni del piano dell’allora Presidente Bush d’installare basi in Polonia e in Repubblica Ceca.
Il Ministro dell’Interno Serbo, Ivica Dadic, si ha ribadito che "fa parte della sovranità nazionale della Serbia, installare delle basi militari dentro il proprio territorio, ma che comunque, nello specifico, si tratta solamente di un Centro regionale per le situazioni di emergenza". "Shoigu ed io non stiamo facendo niente di segreto", ha detto Dadic, aggiungendo che, "questo Centro umanitario fa parte di un meccanismo europeo per le questioni di Emergenza Civile". Nis è la più grande città del sud della Serbia e un importante snodo commerciale. La città copre un’area di 597 Km quadri, inclusa la città stessa di Nis, Niska Banja e 68 sobborghi. Nis è il centro amministrativo del distretto di Nisava di Serbia. Nis è una delle città più antiche dei Balcani e viene considerata dai tempi antichi una delle porte d’ingresso tra l’Oriente e l’Occidente.
Il Konstantin Veliki Aerodrom, intitolato all’imperatore Costantino, è l’aeroporto internazionale della città con codice di destinazione INI. E’ uno dei più importanti centri industriali in Serbia, un centro dell’industria elettronica, dell’ingegneria meccanica, del tessile e del tabacco.