Idem perdonata da Letta ma il ministro resta sulla graticola

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Idem perdonata da Letta ma il ministro resta sulla graticola

21 Giugno 2013

Il ministro Josefa Idem dice che non sapeva dell’Ici sull’immobile non pagata nel quadriennio 2008-2011 e adesso si attende una decisione della Procura di Ravenna che però non ha ancora aperto un fascicolo sulla Idem per evasione fiscale. "Non mi dimetto", dice Idem in una intervista a Repubblica, forte del sostegno del premier Letta. "Non sapevo dell’Ici non pagata, come qualunque cittadino, se ci sono state irregolariatà, pagherò con gli interessi. Non mi sono mai occupata personalmente della gestione di queste cose", spiega il ministro. La vicenda continua ad alimentare polemiche sulla stampa e tra l’opposizione di Centrodestra c’è chi chiede la testa del ministro. Per il segretario della Lega Nord Maroni, in Germania la Idem si sarebbe già dovuta dimettere e i leghisti hanno già in canna una mozione di sfiducia inviduale nei confronti del ministro. M5S chiede che il ministro riferisca in Parlamento sulla vicenda. Sul web è tutto un fiorire di aggettivi come "torbido" e "fosco", oltre che di ironie sulla "tedesca" Idem che sembra essersi ben adattata all’andazzo italiano. "Su tutta la vicenda ho dato tutte le carte ai miei avvocati che spiegheranno tutto. Ogni altra mia dichiarazione può essere male interpretata", aggiunge il ministro. "L’accusa di aver violato una legge, in questo caso di non aver pagato una tassa, è per una persona come me pesantissima". Una considerazione però si può fare: aspettiamo la decisione della Procura, verifichiamo qual è precisamente l’accusa che viene mossa al ministro, ma, sia detto a chi nel Centrodestra chiede le dimissioni, ricordiamoci pure quanto è stato detto in campagna elettorale e dopo sulla prima casa, sugli italiani e l’Imu, eccetera eccetera. Se ha sbagliato, la ministra dovrà fare una scelta e magari l’ombrello offerto da Letta non basterà più. Ma senza fare figli e figliastri con i cittadini che non hanno un presidente del Consiglio a difenderli cerchiamo anche di non cadere in contraddizione rispetto alle proposte di riforma fiscale sul mercato immobiliare.