Idv. Di Pietro indagato per aver offeso Napolitano

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Idv. Di Pietro indagato per aver offeso Napolitano

03 Febbraio 2009

La notizia è apparsa pochi minuti fa. Il leader dell’Italia dei Valori sarebbe indagato per offesa all’onore o al prestigio del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. L’iscrizione, come atto dovuto, è conseguente alla denuncia che contro il parlamentare è stata presentata il 31 gennaio scorso dall’Unione delle Camere penali italiane (Ucpi). A firmare l’esposto il presidente del sodalizio professor Oreste Dominioni e il vicepresidente Renato Borzone.

La denuncia si riferisce a quanto detto da Di Pietro il 28 gennaio scorso durante l’intervento in occasione di una manifestazione in Piazza Farnese. L’ex pm aveva direttamente attaccato Napolitano, criticando i suoi presunti "silenzi" – per esempio nella questione del lodo Alfano -, qualificandoli come "comportamenti mafiosi".

Secondo l’Ucpi "la vistositá della portata offensiva e delegittimante l’altissima funzione istituzionale esercitata dalla suprema carica dello Stato, di tali affermazioni ha determinato unanimi comportamenti di ferma indignazione. Tra questi l’opinione di un ex presidente della Repubblica (Oscar Luigi Scalfaro, ndr) che vi ha riscontrato un palese carattere di reato".

Questa stessa mattina, Di Pietro era tornato sulle polemiche con il Quirinale parlando ai microfoni di "Radio 24", quando ha ribadito di non dover chiedere scusa al presidente della Repubblica.

La reazione del Colle, secondo il leader di Idv, va attribuita alle notizie stampa che hanno distorto il senso del suo discorso: "Perchè, il Quirinale stava in piazza Farnese? Il Quirinale -spiega- ha reagito sulla base delle agenzie che sono uscite, ancora una volta con il taglia e cuci. Ma stavolta ho 200mila testimoni, tra i presenti e i collegati tramite internet, e allora il giochetto non è riuscito. Tutti hanno vista la dicotomia tra ciò che ho detto e ciò che mi hanno messo in bocca".

Poi attacca il ministro dell’Economia Giulio Tremonti sulle banche: "Lui dice che chi ha sbagliato dovrebbe andare in galera. Se è vero presenti un disegno di legge di modifica sul falso in bilancio. Loro hanno modificato la legge per cui chi ruba e fa il banchiere in galera non ci può andare. Tremonti predica bene e razzola male. E – chiede Di Pietro – anche questa è un’offesa?" .