Il Belgio non trova pace: arrestati due fratelli che preparavano un nuovo attentato
30 Luglio 2016
Il Belgio e la città di Bruxelles, sede di istituzioni dell’Unione europea e della Nato, hanno un livello di allerta di sicurezza tre su un massimo di quattro che segnala una minaccia come “possibile o probabile”. Ma, dopo l’attacco sulla Promenade des Anglais di Nizza e il brutale omicidio di padre Jacques Hamel a Saint-Etienne du Rouvray, il dubbio è che l’allerta non sia mai abbastanza. I jihadisti che giurano fedeltà allo Stato islamico continuano a riuscire a colpire, indisturbati, l’Occidente.
Però, ieri sera, l’anti terrorismo belga è riuscita a mettere le mani su due musulmani radicalizzati prima che questi mettessero a segno il colpo.
Ieri sera la polizia ha eseguito sette perquisizioni domiciliari nella regione di Mons e una a Liegi senza trovare né armi né esplosivi. Ma le prove contro Nourredine H. e Hamza H. sono schiaccianti.
La procura federale in una nota alla stampa ha riferito: “Sulla base degli esiti delle indagini sembra che stessero pianificando un attacco da qualche parte in Belgio”. Per il momento non emergono legami con gli attacchi all’aeroporto di Bruxelles e alla metropolitana del 22 marzo scorso in cui sono state ammazzate 32 persone.
L’operazione si è svolta nella regione di Mons, a ovest, e a Liegi, nell’est del Paese e secondo da quanto si è appreso nel corso delle perquisizioni non sono state trovate armi o esplosivi.