Il bilancio delle vittime del terremoto sale a 179 morti, 1.500 feriti e 17mila sfollati

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Il bilancio delle vittime del terremoto sale a 179 morti, 1.500 feriti e 17mila sfollati

07 Aprile 2009

L’ultimo bilancio delle vittime del terremoto di grado 6,2 della scala Richter che ieri ha colpito la provincia dell’Aquila è di 179 morti, di cui 40 ancora da identificare.

Al momento i dispersi risultano 34, i feriti 1.500, gli sfollati quasi 17mila. Durante la notte, a 23 ore dal sisma, è stata estratta dalle macerie viva una ragazza di 24 anni. Marta Valente infatti ce l’ha fatta. L’hanno tirata fuori gli speleologi del soccorso alpino, dopo 5 ore di lavoro su quello che resta della palazzina di quattro piani in via Sant’Andre. Ad insistere nella ricerca è stato Matteo, un ragazzo estratto dalle macerie dello stesso edificio alcune ore prima di lei.

Dalle macerie di Onna, paesino alle porte dell’Aquila ed uno dei più colpiti dal terremoto, sono stati estratti dai vigili del fuoco due corpi nelle prime ore della mattina. Salgono così a 39 le vittime nel paese che conta circa 250 abitanti. Il bilancio dovrebbe fermarsi qua. Altre due persone che ieri sera risultavano disperse, avevano infatti lasciato il paese senza che gli altri abitanti lo sapessero.

In mattinata i vigili del fuoco faranno una nuova ricerca, seguendo anche i consigli della gente del luogo, per cercare di capire se ci sono altre persone sotto le macerie, ma l’ipotesi pare poco probabile. Una volta terminata questa fase ci sarà da capire l’entità dei danni alle strutture.

Secondo le prime stime sommarie praticamente la totalità delle case è inagibile: il 60-70% sono completamente crollate. Le altre hanno comunque profonde lesioni.

I lavori dei soccorritori sono stati ostacolati anche dalle scosse che sono proseguite durante la notte. Alle 23.57 di ieri, ha resto noto il dipartimento della Protezione Civile, si è registrata una scossa d’assestamento di magnitudo 3.8 con epicentro i comuni dell’Aquila, Pizzoli, Barreto e Scoppitto. La scossa è stata nettamente avvertita dalla popolazione e dagli stessi soccorritori che stavano ancora scavando tra le macerie.