Il buco della sanità? L’Abruzzo lo ha coperto e ora pensa all’efficienza

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Il buco della sanità? L’Abruzzo lo ha coperto e ora pensa all’efficienza

28 Dicembre 2011

L’Abruzzo conquista una posizione d’onore nell’olimpo delle regioni virtuose, collocandosi sulla via del rilancio nel comparto sanitario.

I conti della sanità per il 2010 tornano eccome, ma per di più vengono confermati dagli addetti ai lavori. “Il pareggio di bilancio della sanità in Abruzzo per il 2010 è stato certificato dal tavolo tecnico di monitoraggio del ministero dell’Economia nel mese di luglio 2011 – annuncia l’assessore regionale al Bilancio Carlo Masci. Per quest’anno bisognerà attendere la primavera del 2012, anche se i dati in nostro possesso lasciano prevedere una conferma del pareggio dei conti anche per il 2011”. Parole che suonano come una replica al “j’accuse” lanciato dall’opposizione in materia di bilancio sanitario regionale nei giorni scorsi: una vera e propria “campagna di disinformazione” basata su argomentazioni “infondate e provocatorie”.

Le cifre sulla sanità parlano chiaro e registrano, nero su bianco, l’azzeramento del deficit ed il riequilibrio dei conti. Il merito è da attribuirsi all’impegno, alla costanza e alla determinazione dell’amministrazione Chiodi ed alla vincente strategia di risanamento messa in atto, garante di un miglioramento qualitativo dei servizi  senza realizzare tagli drastici bensì soltanto ottimizzando le risorse.

Tracciare il virtuoso percorso compiuto dalla sanità in regione significa evidenziarne le tappe fondamentali. Nel 2007 un quadro a tinte fosche rifletteva il mal funzionamento del sistema sanitario, preoccupato più di tutelare gli egoismi di casta dei numerosi gruppi d’interesse che vi orbitavano che della salute dei cittadini. L’Abruzzo, sfiorando il default ed incapace di far fronte ai debiti che lo attanagliavano, ha ricevuto il sostegno finanziario di stato e regioni, assumendo in cambio un onere importante: la promessa di colmare i disavanzi accumulati nel corso degli anni e realizzare un complessivo miglioramento del livello assistenziale della sanità in regione.

E’stato poi inaugurato un regime di commissariamento per raddrizzare le storture di un sistema le cui risorse venivano spesso e volentieri dirottate verso usi impropri, come la copertura di altre voci di spesa regionale. Il piano di rientro e l’esperimento commissariale si sono rivelati  vincenti ed in grado d’inaugurare una nuova stagione di rigore, lotta agli sprechi e di puntuale rispetto di regole ed obiettivi prefissati, producendo risultati tangibili fino a raggiungere , nel 2010, per la prima volta nella sua storia, l’equilibrio nella gestione economica del sistema sanitario regionale facendo recuperare nuovamente all’Abruzzo la credibilità e la dignità perdute.