Il canone Rai e quel plico per l’esenzione da piegare in 3 parti…
17 Maggio 2016
Matteo Renzi si chiede dove ha sbagliato con le tasse visto che gli italiani non si accorgerebbero che le ha abbassate e cita il canone Rai passato da 113 euro a 100 euro.
Ma l’entrata in vigore del canone Rai in bolletta sta facendo imbestialire gli italiani, in un clima di assoluta incertezza e confusione a danno dei cittadini. Ieri il Codacons ha chiesto una proroga dei termini per la richiesta di esenzione.
“Stiamo ricevendo al nostro sportello telefonico dedicato al canone Rai migliaia di richieste di aiuto da parte degli utenti”, spiega il Presidente del Codacons, Carlo Rienzi, candidato a sindaco di Roma. L’Unione dei consumatori ha invece denunciato che sempre ieri i centralini di Rai e Agenzia delle Entrate erano intasati e rispondeva una voce preregistrata incapace di fornire assistenza ai consumatori e contribuenti.
“I cittadini sono allarmati e molti ancora non sanno come far valere il diritto all’esenzione, né in quali casi si può evitare il pagamento del canone”, ha spiegato il presidente del Codacons. “L’incertezza regna sovrana e troppi sono ancora gli aspetti critici del provvedimento che inserisce l’imposta in bolletta”.
“Per tale motivo chiediamo al Governo di disporre una proroga dei termini per l’esenzione e di avviare una campagna informativa capillare ed efficace perché, allo stato attuale, la carenza di informazioni sta creando pesanti disagi ai cittadini. Tutti gli utenti che volessero ottenere ragguagli e chiarimenti possono rivolgersi allo sportello telefonico Codacons dedicato proprio al canone Rai”.
Ieri il termine per inviare la Dichiarazione sostitutiva per l’esenzione totale dall’imposta o per far valere il pagamento in un’abitazione principale è scaduto.
Da quest’anno il canone Rai (100 euro) viene addebitato nella bolletta della luce elettrica con una maxi rata a luglio (70 euro) e altri 30 euro spalmati nei tre bollettini seguenti. Dall’anno prossimo il pagamento avverra’ da gennaio a ottobre, con rate da 10 euro l’una.
Il pagamento e’ legato alla detenzione di un apparecchio Tv che e’ e’ presunta nei confronti dei titolari di utenza di fornitura elettrica ad uso domestico residenziale. Non devono pagare gli altri componenti che risiedono all’anagrafe insieme all’intestatario della bolletta, come i figli che vivono nel nucleo familiare dei genitori.
Ci sono pero’ molte varianti su cui e’ ancora poco chiaro come si debba procedere. Chi deve chiedere l’esenzione: chi ha una bolletta elettrica intestata ma non detiene alcun televisore dovra’ presentare la “dichiarazione di non detenzione”, compilando il Quadro A del Modulo pubblicato sui siti dell’Agenzie e della Rai. Questo vale anche per chi in passato aveva dato disdetta del canone per suggellamento.
Il modulo si scarica dal sito dell’Agenzia delle Entrate, va spedito con un “plico raccomandato senza busta”. Cosi’ ha stabilito, nelle sue istruzioni, la stessa Agenzia delle Entrate. Per creare questo plico, il contribuente deve stampare il modulo di esenzione e piegarlo in tre parti, come se dovesse inserirlo in una busta stretta e lunga.
La piega lascera’ il testo stampato all’interno (non visibile) e la parte bianca all’esterno, su cui scrivere il mittente e il destinatario (l’Agenzia delle Entrate). Il modulo va inviato cosi’ com’e’, dopo la “messa in piega”, senza infilarlo in busta.