Il Cav. conservi la maggioranza al Senato e poi vada a elezioni anticipate
08 Settembre 2010
Margaret Thacher ricevette la notizia della sconfitta nel referendum in materia fiscale mentre era impegnata, in Francia, in un vertice di capi di Stato e di governo dell’Unione europea. Le cronache raccontano che, dopo la cena di gala, un galante Francois Mitterrand la invitò a ballare e, tra un giro di valzer e l’altro, le chiese quali fossero le sue intenzioni. Al che la Lady di ferro rispose: "No. E’ finita". Rientrata in patria, di lì a poco passò la mano.
A Silvio Berlusconi possiamo dare solo un consiglio: quello di avere la stessa lucidità della signora Thatcher e capire che per lui è iniziato il principio della fine.
Purtroppo il Cavaliere ha commesso un errore fatale a fine luglio. Con l’espulsione di Gianfranco Fini ha innestato, anzitempo, il detonatore della congiura che si stava preparando ai suoi danni. Con quell’atto politico tutti i processi si sono accelerati. Oggi Berlusconi è un leader a cui è impedita ogni possibile reazione. Alla Camera non c’è più la maggioranza. Ammesso che fosse veramente nelle intenzioni di Fini, il nuovo patto di legislatura a tre gambe, sarebbe una specie di sudario che finirebbe solo per logorare il governo e il PdL.
Pochi se ne sono accorti ma le affermazioni più gravi e discutibili Fini le ha fatte sulle politiche portate avanti dal governo, non solo a proposito della bandiera leghista del federalismo, ma sui precari della scuola, sui tagli orizzontali, sugli stipendi delle forze dell’ordine e quant’altro gli suggeriva un raptus di demagogia incombente destinata a divenire il programma del Fli.
Berlusconi ha una sola carta da giocare: conservare, insieme a Bossi, la maggioranza al Senato allo scopo di impedire quel ribaltone che dal Colle più alto stanno preparando, e andare alle elezioni anticipate che saranno come la carica della Cavalleria polacca contro i tanks degli invasori.
Ma siamo sicuri che la maggioranza non crolli anche al Senato, visto che tanti parlamentari del Pdl sanno benissimo che – nonostante le promesse di ricandidatura fatte dal premier – dovranno cedere il loro seggio alla Lega?
Poi ci sono gli aspetti giudiziari. Berlusconi deve aspettarsi di tutto nelle prossime settimane. Altro che processo Mills! Lo accuseranno di aver messo le bombe a Falcone e a Borsellino e persino di aver tradito lui, non Giuda, Gesù Cristo.
Dia retta. Questo paese non lo merita. Trovi ospitalità in una località amena in qualche parte del mondo, prima di essere costretto, notte tempo, a rifugiarsi ad Hammamet.