Il Cav. vince la battaglia della monnezza ed è pronto per Alitalia
08 Agosto 2008
Dal presidente operaio a quello spazzino. Silvio Berlusconi ritorna a Napoli e per una volta dismessi i panni di presidente del consiglio imbraccia la ramazza e simbolicamente raccoglie le cartacce dalle strade del centro di Napoli. Un gesto, quello del premier, per confermare la necessità “di tenere strade, parchi e giardini puliti come le nostre case” ma anche per invitare i cittadini a “non abbassare la guardia” evitando così il rischio di un ritorno dell’emergenza.
Il premier è così ritornato, per la settima volta ed in poco meno di tre mesi di governo, a Napoli. Un impegno che aveva annunciato in campagna elettorale e che ha mantenuto. Nell’agenda del Cavaliere era fissato un briefing con gli uomini del sottosegretario Bertolaso per constatare la situazione e continuare nella strategia tracciata nei mesi scorsi. Ed infatti gli stessi presenti alla riunione riferiscono che si è preso atto che la “situazione non presenta criticità” e che “tutto va come stabilito finora”. Naturale che quindi i toni siano quelli di una decina di giorni fa, quando in una conferenza stampa proprio il premier annunciò la fine della fase critica dell’emergenza con la completa raccolta dalle strade di Napoli di tutti i rifiuti. Parole adesso confermate a distanza di qualche giorno e che il premier ripete davanti alle telecamere del Tg1, quasi a volerle evidenziare: “La fase acuta è alle spalle, in 58 giorni abbiamo rimosso più di 50mila tonnellate di rifiuti, che non si vedranno più”. Non basta perché il Cavaliere precisa inoltre che “la situazione si è normalizzata e ora si tratta di provvedere al completamento di 4 importanti termovalorizzatori. Il primo è già in fase di completamento”.
Tutto in regola, quindi. Nessun cambio nella tabella di marcia che anzi va avanti a conferma del buon lavoro svolto finora. Lavoro che inoltre come tiene a sottolineare lo stesso Berlusconi è stato portato avanti anche grazie alla collaborazione con le autorità locali. E chiudendo definitivamente le polemiche di “collaborazionismo” con il governatore Bassolino che più di qualche esponente locale del Pdl nelle scorse settimane aveva sollevato, spiega che con lui “abbiamo lavorato per il bene di Napoli e del Paese”.
Evidente, quindi, la soddisfazione del Cavaliere che però anche durante la trasferta napoletana non dimentica i problemi ed i temi nazionali. Su tutto la questione Alitalia chiarendo che “l’obiettivo è che l’Italia possa avere una sua compagnia di bandiera che faccia profitti”. In questo senso il premier ha spiegato che ci sono “soci e capitali” per il rilancio e che su questa base si sta trattando “l’alleanza con una compagnia straniera”. Parole di fiducia che però non escludono la possibilità di intervenire con tagli degli esuberi. Un taglio che per Berlusconi sarà ben diverso dall’intesa che era stata proposta da Air France: “Un’intesa che prevedeva 7mila esuberi mentre noi cercheremo di ridurli al minimo”.
Ma nell’orizzonte del premier ci sono anche i temi della politica e soprattutto la questione del dialogo con l’opposizione sulle riforme. Un clima sereno e di pacifico confronto che ieri lo stesso presidente Napolitano ha auspicato. Appello subito raccolto da Berlusconi il quale ha ribadito che “il suo auspicio è anche il mio” anche se non manca di far notare che “per avere un dialogo bisogna avere rispetto degli altri e comportamenti leali, finora non abbiamo verificato questo nell’opposizione”. Una ricerca del dialogo che però come avverte il premier non potrà frenare il cammino delle riforme: “Se l’opposizione cambierà atteggiamento ne saremo felici sennò andremo avanti per realizzare le riforme che abbiamo garantito agli elettori”. Comunque per il premier il sentore è quello che “non ci sarà nessun autunno caldo e le opposizioni possono fare anche le manifestazioni, ma se sono contro la finanziaria è come manifestare contro la grandine”.
Intanto però il Cavaliere guarda anche a quello che è stato fatto in questi primi tre mesi di governo, tracciando un bilancio positivo: “Avevamo promesso più sicurezza e abbiamo fatto dei provvedimenti che danno più sicurezza, che tengono sotto controllo l’immigrazione clandestina e che portano l’esercito del bene dei nostri militari ad essere, a contrapporsi tra il cittadino e l’esercito del male”. Impegni mantenuti, quindi, e che riguardano anche gli aiuti alle famiglie con l’abrogazione dell’Ici ma soprattutto il varo di una Finanziaria che come tiene a ribadire Berlusconi è “veramente rivoluzionaria perchè evita gli incrementi della spesa, taglia i privilegi, non comporta nessun aumento delle tasse, non mette le mani nelle tasche degli italiani”.
Infine spazio anche alla polemiche scoppiate nella maggioranza relative all’ipotesi di far disertare agli atleti la cerimonia di apertura delle Olimpiadi in Cina. “E’ stata una proposta isolata e personale”, spiega il premier chiudendo definitivamente la polemica: “Il governo ha deciso di inviare i nostri atleti e quando si fa una cosa la si deve fare completa. Le Olimpiadi sono un segno di fratellanza. La difesa dei diritti dell’uomo è qualcosa di cui ci si deve preoccupare con continuità e non solo in un’occasione come quella delle Olimpiadi”.