Il centrosinistra cancella le primarie a Isernia e candida De Vivo al Comune
23 Febbraio 2012
Manca solo l’ufficialità, ma ormai la notizia è sulla bocca di tutti, in città: il candidato sindaco del centrosinistra alle Comunali di Isernia sarà l’avvocato Ugo De Vivo, presidente dell’ordine forense. I partiti della coalizione, alla fine, hanno trovato l’intesa sul suo nome.
Il primo partito a dare il via libera, senza troppi giri di parole e associazioni “fantasma”, è stato quello dell’Italia dei valori. Al termine di una recente riunione tra i dirigenti e la base del partito, il coordinatore provinciale, Antonio Monaco, ha fatto sapere che l’Idv ha deciso di sostenere il legale isernino. “Pur avendo candidati autorevoli, facciamo un passo indietro in nome dell’unità del centrosinistra. Insieme possiamo vincere, approfittando anche del momento di difficoltà del centrodestra”, ha detto Monaco ai giornalisti. De Vivo piace, ovviamente, anche al Partito democratico: non a caso la sua candidatura era stata proposta qualche giorno fa dal movimento “Isernia cambia”, il cui comunicato stampa – guarda caso – era partito da una mail intestata a Marco Amendola, segretario provinciale del Pd. A questo punto anche la Federazione della sinistra (che aveva chiesto e ottenuto di posticipare la data di presentazione delle candidature alle primarie) dovrebbe sostenere il candidato imposto dal Pd con l’avallo determinante dell’Idv. Salvo clamorose sorprese, anche i vertici di Sinistra ecologia e libertà – che le primarie le avevano snobbate – sono pronti a dire sì all’uomo “pescato” nella società civile.
Il nome di De Vivo sembra piacere a tutti e fa nutrire alla coalizione un cauto ottimismo. Oltretutto, è funzionale alla strategia già collaudata da Danilo Leva – segretario regionale del Pd – e Roberto Ruta – leader di Alternativ@ – alle Regionali: presentare un moderato in grado di rosicchiare consensi anche nell’elettorato di centrodestra. Anche se non è un ex del Pdl come Paolo Di Laura Frattura, per i militanti la “pillola” De Vivo è comunque dura da mandare giù: ancora una volta le scelte sono state fatte dai partiti. Non a caso, le primarie sono destinate a saltare. Nelle prossime ore il comitato promotore dovrebbe ufficializzare la morte prematura di quello che era stato definito un formidabile strumento di democrazia diretta. Ma che, alla fine, si è rivelato solo un paravento per coprire (goffamente, vedi l’autogol di Amendola) scelte ancora una volte fatte dai soliti pochi a tavolino. La realtà, che piaccia o meno, è questa.
Questo epilogo non accontenta di certo l’ex assessore comunale Alberto Gentile: lui le primarie voleva farle. Voleva confrontarsi su un programma, anche con il suo amico De Vivo. Certo è che ha mal digerito l’idea che ancora una volta sia stata negata ai cittadini la possibilità di scegliere autonomamente il proprio candidato ideale. E non l’ha presa bene neanche Giovanni Muccio, leader del "Guerriero Sannita". Solo qualche giorno fa aveva annunciato trionfante di essere stato il primo a raccogliere le cento firme necessarie per presentare la sua candidatura. Ora ha capito perché gli altri non le avevano ancora raccolte. Perché i giochi, probabilmente, erano già fatti, come aveva detto in tempi non sospetti Giuseppe Laurelli, probabile candidato sindaco del movimento “Isernia viva”.
Polemiche a parte, va delineandosi il quadro delle prossime Amministrative di Isernia. Oltre a De Vivo e Laurelli (che a sua volta potrebbe trovare il sostegno dell’ex assessore regionale Gianni D’Uva e dell’ex senatore Alfredo D’Ambrosio, di "Iniziativa democratica"), tenterà la scalata a Palazzo San Francesco anche l’assessore ai Lavori pubblici uscente Rosa Iorio. Sarà certamente lei il candidato sindaco del centrodestra: il suo partito, il Popolo della Libertà, non si è ancora pronunciato. Ma i movimenti "Progetto Molise" e "Molise Civile" hanno già detto chiaramente di volere lei alla guida alla città. Nessuna obiezione neanche da parte dell’Adc: il nome della sorella del governatore non è stato fatto esplicitamente, mal’identikit tracciato dal segretario provinciale, Enzo Mancini, corrisponde proprio al suo. Anche l’Udc dovrebbe convergere sul nome della Iorio. A questo punto tocca al Pdl – in questi giorni alle prese anche con il rinnovo del coordinamento provinciale – sciogliere le riserve. A raccogliere l’eredità del sindaco Gabriele Melogli ci proverà probabilmente anche l’ex presidente dell’Amministrazione provinciale di Isernia, Raffaele Mauro. I “rumors” danno per imminente l’ufficializzazione della sua candidatura. Lo appoggerebbero: la Destra del segretario regionale Giovancarmine Mancini (dopo un lungo idillio, non perde occasione di provare a mettere i bastoni tra le ruote del Popolo della libertà), Futuro e libertà e gli scontenti del Pdl. Dovrebbe esserci anche un quinto candidato. È il “grillino” Cosmo Bottiglieri, del Movimento Cinque Stelle. Il leader regionale, Antonio Federico, sta già lavorando a comporre una lista di giovani validi, lontani dalle logiche di partito. L’obiettivo è quello di ripetere l’exploit delle Regionali di novembre, quando la lista di Beppe Grillo – con una valanga di consensi – ha rappresentato la vera sorpresa della competizione elettorale.