Il centrosinistra si presenterà spaccato alle provinciali di Campobasso

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Il centrosinistra si presenterà spaccato alle provinciali di Campobasso

Il centrosinistra si presenterà spaccato alle provinciali di Campobasso

24 Marzo 2011

Ancora una volta parte dal Molise la spaccatura tra l’Idv e il Partito Democratico. Era già successo alle ultime elezioni amministrative, a Termoli e Montenero di Bisaccia, dove la competizione elettorale, con più liste contrapposte, favorì la vittoria della granitica colazione di centrodestra persino nel paese bassomolisano, conosciuto in tutta Italia per aver dato i natali ad Antonio Di Pietro. Ora lo scontro si è spostato alla Provincia di Campobasso, dove si voterà il prossimo 15 maggio. L’Idv prima ha rifiutato le primarie proposte dal Partito Democratico e, poi, ha candidato il suo coordinatore regionale Pierpaolo Nagni alla presidenza, mentre una minicoalizione composta dal Pd, Sel e Socialisti si è accodata all’autocandidatura dell’attuale Sindaco di Riccia – un paesino del Fortore molisano – Micaela Fanelli, scesa in campo in tutta solitudine e contro i partiti.

Nella prima fase, Fanelli aveva ricevuto il sostegno dei cosiddetti autoconvocati, una fetta consistente del centrosinistra aggregata dal Senatore Giuseppe Astore, ex coordinatore dell’Idv, e da Augusto Massa, già senatore ed esponente di spicco del Pd molisano. Il gruppo degli autoconvocati, nato contro i partiti ufficiali di centrosinistra, aveva chiesto le primarie per scegliere il candidato presidente. Pochi giorni fa, invece, Pd, Sel e Socialisti, dopo aver indetto le primarie per il prossimo 3 aprile, le hanno inspiegabilmente annullate per confluire sulla candidatura di Micaela Fanelli. La decisione dei tre partiti ha mandato su tutte le furie sia gli autoconvocati sia Antonio Di Pietro, il quale ha chiesto spiegazioni direttamente a Pierluigi Bersani e ha minacciato la rottura con l’alleanza del Pd in molte parti d’Italia.

L’ex pm, inoltre, nei giorni scorsi ha svelato i retroscena che coinvolgono proprio Micaela Fanelli: “è una che fa il doppiogioco – ha detto – perché venne alla mia masseria e mi chiese di candidarla al vertice della Provincia con il sostegno di una strana alleanza composta dall’Idv e dal Terzo Polo, contro i partiti di Sinistra che oggi la sostengono – ha rivelato Di Pietro – dando così esplicitamente ragione al coordinatore del Pdl, il senatore Ulisse Di Giacomo, che aveva diffuso l’indiscrezione. “Dissi subito di no – ha aggiunto l’ex ministro – perché sono un convinto assertore del sistema bipolare e perché non intendevo rompere l’alleanza con il centrosinistra”.

Oggi, invece, la coalizione si è frantumata proprio perché i partiti della Sinistra molisana, a corto di candidati, hanno deciso di dare il loro sostegno alla Fanelli senza passare per le primarie. Anche i cosiddetti autoconvocati, dopo le dichiarazioni di Antonio Di Pietro, hanno scaricato la Fanelli e si accingono a correre da soli con un proprio candidato alla presidenza. Dunque, saranno almeno tre i candidati del centrosinistra: Micaela Fanelli, sostenuta da Pd, SeL e Socialisti; Pierpaolo Nagni, con l’Idv e, forse, Giuseppe Astore per gli autoconvocati. Ci potrebbe essere addirittura un quarto candidato poiché il presidente uscente, Nicola D’Ascanio, ex Pd poi passato all’Idv e, successivamente, espulso da Antonio Di Pietro, non nega una possibilità di una sua ricandidatura solitaria solo per danneggiare ulteriormente un centrosinistra ormai impazzito.

Tra l’altro, lo stesso Antonio Di Pietro ha già fatto sapere che, nel futuro, non ci sarà nessuna alleanza con il Pd molisano, né all’eventuale turno di ballottaggio per la Provincia, né alle elezioni regionali, in calendario per il prossimo mese di novembre. Ciò significa che l’unico avamposto importante rimasto al centrosinistra in tutto il Molise, ovvero la Provincia di Campobasso, potrebbe finire, già al primo turno, nelle mani del candidato unico di centrodestra, Rosario De Matteis.