Il Colle: no al legittimo impedimento per Brancher

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Il Colle: no al legittimo impedimento per Brancher

26 Giugno 2010

Nessun dicastero da organizzare. Il Colle “stoppa” la procedura di legittimo impedimento chiesto dal neoministro Aldo Brancher sul processo Bpi-Antonveneta.

È già bufera sulla nomina di Brancher a ministro del Decentramento e della sussidiarietà. Dopo una giornata di polemiche arriva con una nota ufficiale l’altolà del Quirinale all’utilizzo da parte del neo-ministro del legittimo impedimento nel procedimento in corso. Brancher in precedenza aveva spiegato ai giornalisti di dover utilizzare la legge per poter organizzare il suo nuovo ministero. Il Colle ha puntualizzato che “non c’è nessun nuovo ministero da organizzare in quanto l’onorevole Brancher è stato nominato semplicemente ministro senza portafoglio”. Dal leader della Lega, Umberto bossi, è subito arrivata la presa di distanza, definendo la scelta di avvalersi del legittimo impedimento “una mossa poco furba”, l’intera vicenda “dovrà essere valutata” al rientro di Berlusconi dal Canada.

Come si apprende da ambienti vicini al parlamento, il Capo dello Stato avrebbe deciso di precisare la situazione dopo aver appreso dai giornali alcune ricostruzioni che ipotizzavano una specie di “copertura” da parte del Colle nei confronti dell’operazione che ha portato Brancher a diventare ministro. Mentre il Capo dello Stato – si sottolinea negli stessi ambienti – non ha fatto altro che compiere un atto motivato istituzionalmente. Atto riaffermato pure nella nota diffusa ieri sera nella quale si chiarisce che era stato dato il via libera solo alla nomina di un ministro senza portafoglio.

Il neoministro si è detto sorpreso dallo stop del Colle. “Non so niente, devo sentire. Non ne sapevo niente”. Solo in serata ha precisato che “Sono occupato in cose urgenti e non ad organizzare l’ufficio del nuovo ministero. Mercoledì c’è un consiglio dei ministri straordinario con la relazione del Tesoro sul federalismo” e comunque “sono disponibile ad andare all’udienza per il processo anche a luglio”.

Mentre l’opposizione è andata all’attacco chiedendone le dimissioni a scendere in campo con Brancher è il ministro della Difesa Ignazio La Russa, che sottolinea l’uso corretto della legge da parte del neoministro. Anche altri esponenti Pdl, criticando apertamente Napolitano, si sono Schierati con Brancher. Luigi Compagna e Osvaldo Napoli hanno parlato di iniziativa irrituale del Colle che non può decidere su questi temi. Secondo il ‘finiano’ Italo Bocchino, invece, sarebbe un “gesto distensivo” da parte di Brancher non avvalersene perchè “il suo caso rischia di trasformarsi in un boomerang per Berlusconi”.

Il centrosinistra, intanto, si sta opponendo in ogni modo alla richiesta di utilizzo del legittimo impedimento. “Il Partito Democratico – dice il capogruppo del Pd alla Camera Dario Franceschini – chiede con forza le dimissioni del ministro Brancher e adotterà tutte le iniziative parlamentari conseguenti d’intesa con gli altri gruppi di opposizione ivi compresa una mozione di sfiducia comune”. L’Idv ha già predisposto un documento in questo senso e chiede anche alla Lega di firmarlo.