Il Comando Regionale dei carabinieri festeggia i suoi primi 10 anni

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Il Comando Regionale dei carabinieri festeggia i suoi primi 10 anni

07 Giugno 2011

di g.l.

I festeggiamenti per i 197 anni della fondazione dell’Arma dei carabinieri hanno assunto in Molise un significato particolare. Esattamente dieci anni fa, infatti, è stato costituito il Comando regionale dell’Arma, che per il territorio ha significato più legalità e più sicurezza.

A testimoniarlo sono i dati diffusi ieri sull’attività svolta in questi anni: 55mila i reati perseguiti, 2.447 persone arrestate e oltre 22mila denunce effettuate. Gli arresti sono stati in crescita nell’ultimo anno: 285 a fronte dei 229 del periodo precedente, a testimonianza dei maggiori controlli istituiti dal Comando regionale. I militari hanno ispezionato anche due milioni di veicoli. Alla fine, i reati sono scesi tra il 2010 e il 2011 a 6.400 a fronte degli 8.400 dell’anno precedente.

Ne ha fatta di strada l’Arma da quel 13 luglio del 1814, data della sua fondazione. Il comandante regionale Gianfranco Rastelli ha ricordato come siano cambiati i mezzi e la tecnologia, ma lo spirito dei carabinieri al servizio della gente sia rimasto quello di sempre “nelle missioni internazionali, in soccorso alle popolazioni, nella protezione dei beni culturali ed ambientali e nel concorso alla salvaguardia delle libere istituzioni democratiche. Un orgoglio fatto di tradizioni e valori che parlano di patria, di bandiera, di senso del dovere e dell’onore”.

La cerimonia di festeggiamento per i 197 anni si è svolta in contemporanea a Campobasso e Isernia, come in tutta Italia. L’appuntamento principale in Molise, però, ha riguardato la caserma “Frate”, nel capoluogo di regione, sede del Comando dei carabinieri. Qui sono state schierate tre squadre di militari, di cui una in alta uniforme, insieme ai mezzi dell’Arma e all’Associazione nazionale Carabinieri. Presenti anche i gonfaloni di Regione, Provincia di Campobasso e Comune, oltre alle associazioni combattentistiche, alle autorità militari, religiose, alle forze di polizia e ai rappresentanti delle istituzioni. Sono stati premiati con gli encomi e gli elogi i carabinieri che si sono distinti sul campo e sono stati ricordati anche i caduti in servizio, l’ultimo dei quali è il tenente colonnello Cristiano Congiu, 50 anni, ucciso a Kabul.

“Rinnovo il mio apprezzamento e la gratitudine – ha sottolineato il comandante Rastelli – per la generosità del vostro lavoro, non privo di sofferenza, di dolore, di sacrifici. spesso oscuri perchè offerti in silenzio. Sacrifici testimoniati dai nostri caduti vittime del dovere, che non possiamo non commemorare ed onorare con sentita commozione e riconoscenza”.

Da quando nel 2001 è stato costituito il Comando regionale dei carabinieri, si è creato in Molise un forte legame tra la popolazione, le istituzioni e l’Arma. I cittadini hanno capito che rafforzare la presenza dei militari sul territorio avrebbe garantito loro ulteriore sicurezza. Non a caso le telefonate pervenute in dieci anni al 112 sono state ben 146mila. Un rapporto di collaborazione quasi unico in Italia dovuto alla poca densità degli abitanti, che in tutto il Molise sono appena 320mila. Il che ha certamente agevolato i militari nelle operazioni di controllo e di lotta alla criminalità. Grazie all’attività meticolosa di pattugliamento e alla collaborazione con i cittadini si è riusciti ad evitare il radicamento sul territorio delle grandi organizzazioni malavitose. Fino a questo momento, Mafia, Camorra e ‘Ndrangheta hanno solo "sfiorato" il Molise, nonostante la posizione geografica favorevole come regione “cerniera” tra il nord e sud dell’Italia e come porta di accesso sull’Adriatico verso i Balcani.

“Alla città di Campobasso, ai giovani molisani, dai quali mi giunge, anche attraverso i contatti con le scuole, una crescente domanda di legalità – ha aggiunto durante il suo discorso il comandante dei carabinieri Rastelli – assicuro che l’Arma profonde e profonderà ogni sua energia per utilizzare, sempre meglio, tutte le risorse e gli strumenti a sua disposizione per garantire la sicurezza”.

Se da un lato il rapporto con i cittadini si è molto stretto in questi anni attraverso il lavoro “sul campo”, i carabinieri hanno anche saputo dialogare in maniera intelligente ed efficace con le Istituzioni, prima fra tutte la Prefettura. Una collaborazione che ha portato a pianificare in maniera mirata ogni azione di controllo del territorio. Ma il dialogo è stato positivo anche con la Regione, le Province e i Comuni. Proprio i rappresentanti di questi enti hanno voluto essere presenti, insieme ai vertici del Comando carabinieri, per festeggiare a Campobasso i 197 anni della fondazione dell’Arma. In prima fila con il governatore Michele Iorio (Pdl), il sindaco di Campobasso, Gino Di Bartolomeo (Pdl), e il neo presidente di centrodestra della Provincia, Rosario De Matteis.