Il Credito Popolare: l’azione delle banche del territorio nel Mezzogiorno

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Il Credito Popolare: l’azione delle banche del territorio nel Mezzogiorno

10 Maggio 2011

Le più recenti inchieste diffuse dall’ISTAT relative al clima di fiducia, aggiornate alla fine di aprile, evidenziano un leggero miglioramento, nelle regioni meridionali per quanto riguarda le imprese manifatturiere. In particolare, l’indicatore mostra timidi segnali di ripresa, in linea con quanto registrato nelle altre aree del Paese, ma di entità più contenuta.

Ciò è comprensibile considerando che nei momenti peggiori della recente crisi economica la tendenza al ribasso era stata inferiore nel Mezzogiorno, evidenziando, quindi, un minor grado di variabilità.

Il discorso cambia quando si considerano le famiglie, per le quali le indagini mostrano un deterioramento del clima di fiducia, in particolare delle aspettative sul clima economico attuale e su quello futuro. Questo peggioramento ravvisato dall’inchiesta qualitativa ISTAT risente chiaramente dei segnali poco rassicuranti che emergono dai recenti dati relativi all’occupazione nel Meridione. La disoccupazione, infatti, continua a mantenersi su livelli elevati e, nonostante fosse diminuita nel secondo e nel terzo trimestre del 2010, è poi nuovamente aumentata alla fine dello scorso anno, arrivando a circa il 12%.

In tale contesto economico le Banche Popolari hanno impiegato tutte le risorse disponibili al sostegno della ripresa economica. Infatti, secondo i più recenti dati aggiornati al mese di marzo, gli impieghi sono cresciuti nella misura del 4,5%, un dato significativamente superiore a quello complessivo dei finanziamenti al Sud (3,7%).

In Italia, e in particolare nelle regioni meridionali, l’attenzione verso le esigenze delle imprese piccole e minori è stata sempre al centro dell’azione delle Banche Popolari, che, nonostante l’avversa congiuntura e le difficili condizioni ambientali, hanno continuato ad impiegare gran parte delle proprie risorse finanziarie in favore delle PMI e delle famiglie, permettendo loro di resistere ai venti della crisi con rinnovata fiducia.

Nel primo trimestre del 2011, infatti, il Credito Popolare ha canalizzato 1,7 miliardi di euro verso le piccole e medie imprese del Mezzogiorno, il 50% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, fornendo non solo gli strumenti necessari al sostegno vitale delle PMI ma anche contribuendo in modo decisivo al rilancio della produzione.

Importante è stato poi il sostegno alle famiglie, attraverso l’erogazione, nei primi tre mesi dell’anno, di 500 milioni di euro, sotto forma di mutui per l’acquisto dell’abitazione principale. Delle difficoltà vissute dalle famiglie hanno chiaramente risentito i depositi, cresciuti rispetto alle altre aree del Paese, dell’1,8% a marzo; valore che comunque continua ad essere positivo e migliore del dato medio dell’area (-2,6%).

Malgrado le difficoltà insite nel tessuto economico e sociale, nel corso degli anni le Banche Popolari si sono ben radicate nel Mezzogiorno del Paese, fornendo un contributo essenziale a volte alla sopravvivenza e altre volte al sostegno e al rilancio di numerose realtà produttive locali che, in assenza di una banca di territorio e di comunità, non avrebbero potuto continuare ad operare e a svilupparsi.

Infatti, in poco meno di quindici anni le Banche Popolari hanno intensificato la loro presenza nell’area, passando da una quota delle dipendenze del 16% nel 1996 al 33% nel 2010 – circa 5 punti percentuali sopra la media nazionale – per un numero complessivo di sportelli riconducibili alla Categoria pari a 2.342, una presenza rilevante considerando che circa un quarto delle dipendenze del Credito Popolare sono nel Meridione.

Tutti i principali indicatori di prossimità, patrimoniali e reddituali indicano come l’espansione della presenza delle Banche Popolari nel Sud Italia si sia accompagnata ad un maggiore localismo, salvaguardando ed incrementando quantità e qualità delle proprie relazioni con il territorio e le comunità locali servite, in particolare famiglie e PMI.

La reazione alla difficile congiuntura, unita alla peculiarità di banche del territorio, ha permesso al Credito Popolare di incrementare quantitativamente e qualitativamente i rapporti con la clientela nell’area, dimostrandosi interlocutore affidabile che pone al centro dell’attività lo sviluppo della realtà locale, nella quale opera e a cui è strettamente legata. Le risultanze ottenute confermano come per le Popolari il “radicamento territoriale”, che scaturisce da una vocazione originaria, viene alimentato costantemente dalla coerenza dei comportamenti con la loro natura cooperativistica e mutualistica; da un modo, cioè, di fare banca fondato sulla naturale sintonia con la comunità di appartenenza.

* Segretario Generale, Associazione Nazionale fra le Banche Popolari