Il debito europeo è un virus che può scatenare una pandemia

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Il debito europeo è un virus che può scatenare una pandemia

21 Luglio 2011

Washington – L’Europa ha bisogno di una più profonda integrazione economica, se vuole resistere alla crisi del debito che minaccia la sua moneta. Lo riferisce il Fondo Monetario Internazionale in un duro comunicato sullo stato dell’economia regionale. Nella sua valutazione annuale della zona euro pubblicata martedì, il FMI avverte che i recenti problemi finanziari della Grecia e di altri Paesi calano "un’ombra" sul futuro della zona euro. I funzionari europei, intanto, faticano a trovare una soluzione definitiva alla crisi.

Questo rapporto costituisce il monito più duro del Fondo sulla salute della moneta unica dall’entrata in vigore dell’euro, facendo notare come i funzionari di alcune delle economie più forti del blocco si ritrovino a lottare contro la reazione pubblica ai costosi salvataggi dei loro vicini. "Nonostante il sincero sforzo per rafforzare la governance e la cooperazione", fa sapere il Fmi, "la reazione da parte delle autorità nazionali e degli operatori economici è stata negativa, minacciando di riportare indietro l’orologio dell’integrazione economica e finanziaria". Il Fondo avverte che la crisi scoppiata in una manciata di Stati economicamente più deboli rischia di espandersi in tutta la regione, arrivando a minacciare il mondo intero. Insieme, i 17 Paesi detengono valuta per circa un quinto della produzione economica globale e la più grande quota di commercio mondiale. Con i mercati già sull’orlo del precipizio, un aggravarsi della crisi rischia di generale "conseguenze globali ancora più aspre."

La relazione propone di mettere in atto una serie di azioni per ridurre efficacemente la sovranità nazionale che probabilmente incontrerà la resistenza di alcuni Paesi europei. I rappresentanti del FMI ritengono che le autorità centrali dell’euro zona dovrebbero garantire una sorveglianza più rigorosa dei bilanci degli Stati membri, avere più voce in capitolo nelle politiche nazionali ed emettere debito: tutte prerogative che vanno oltre gli accordi attualmente in vigore. "Abbiamo veramente bisogno di una governance economica più forte nella zona euro per poter rinsaldare la fiducia nel progetto europeo", sostiene Luc Everaert, capo divisione del FMI per le politiche dell’area euro. "In questo momento, abbiamo bisogno di più Europa e non di meno Europa". "La lezione fondamentale che dobbiamo capire è che non può esistere un’unione monetaria, senza un sistema finanziario completamente integrato e senza delle istituzioni utili a sostenerlo".

I funzionari del FMI affermano che il sistema di aiuto europeo deve essere "più flessibile", in modo da permettere alle banche di ricapitalizzare e, in secondo luogo, di comprare sul mercato titoli di Stato. In vista del vertice europeo di questa settimana, il Fondo chiede ai funzionari della zona euro di porre rapidamente fine all’incertezza sul coinvolgimento del settore privato nelle operazioni del salvataggio greco. Il rapporto del FMI contiene le raccomandazioni necessarie per rinsaldare la moneta nei mercati in cui rischia di sparire. Il mese scorso, il presidente della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet, ha lanciato l’idea di un ministero delle Finanze europeo, di introdurre un potere di veto sui bilanci nazionali da parte delle autorità centrali e di fare passi in avanti verso una più profonda integrazione politica tra i membri della zona euro. L’avvertimento del Fondo Monetario Internazionale arriva in un momento cruciale per l’euro zona. I leader europei sono alla ricerca, da più di un anno, di una soluzione per la crisi greca e cercano di convincere i mercati finanziari della sostenibilità delle finanze pubbliche dei Paesi. I funzionari della zona euro si incontreranno giovedì a Bruxelles per un vertice di emergenza. L’obiettivo è stabilire le prossime mosse sul salvataggio greco.

Il Fondo fa sapere che il rapporto è stato completato prima della nomina – avvenuta due settimane fa – del nuovo amministratore delegato del FMI, Christine Lagarde, ex ministro delle Finanze francesi. La signora Lagarde ha presieduto una riunione del consiglio lunedì per discutere dei risultati. In quell’occasione, i direttori hanno rinnovato l’invito all’Europa di adottare misure generali per affrontare la crisi. Il FMI annuncia che i problemi di alcune nazioni più fragili rischiano di contagiare un’economia europea altrimenti resistente. I Paesi del nord Europa, guidati dalla Germania, hanno registrato una crescita sorprendentemente forte negli ultimi mesi, sia dal lato della domanda privata che del mercato del lavoro. Nel complesso, il FMI prevede che l’economia della zona euro sarebbe cresciuta del 2% quest’anno e del 1,7% nel 2012.

Grecia, Irlanda e Portogallo – le tre economie che al momento ricevono aiuti del FMI – stanno lottando per tenere dritta la barra del bilancio. La Spagna sta affrontando le conseguenze della bolla immobiliare, mentre la crescita economica dell’Italia rimane cronicamente deludente. "Se riusciamo a contenere la crisi nella periferia dell’Unione, non dobbiamo preoccuparci per il resto della zona euro", conclude Everaert.

Tratto dal Wall Street Journal

(Traduzione di Michele Di Lollo)