Il gioco di squadra premia e forse lo hanno capito anche le Istituzioni
16 Settembre 2011
Quando il confronto non è demagogia, non è scontro a priori e, soprattutto, non è mai “campanilismo”; allora, è arricchimento per tutti. E in questi casi non si registrano vincitori e vinti, ma solo vincitori.
La città di Napoli con il suo sindaco, Luigi de Magistris, la Provincia di Napoli con il presidente, Luigi Cesaro, e la Regione Campania con il suo governatore, Stefano Caldoro, hanno dato prova che quando le Istituzioni, indipendentemente dalla bandiera politica, cooperano e collaborano, a vincere è il territorio. Dopo varie settimane di voci che si rincorrevano, dopo la deludente e scottante decisione di assegnare a Venezia le tappe italiane delle World Series della Coppa America, il più famoso trofeo di vela al mondo, la squadra napoletana rilancia e si allinea. E così si è arrivati alla firma dell’accordo in Inghilterra, cui ha fatto seguito la notizia che la città partenopea ospiterà due tappe delle World series della Coppa America ad aprile 2012 e maggio 2013. "Un grande successo per Napoli e la Campania. Un ottimo lavoro da parte di tutti che premierà, in termini di benefici, la città e l’ intera Regione", è stato questo il commento a caldo del governatore Caldoro, cui ha fatto eco il sindaco De Magistris, che ha sottolineato come "la Coppa America non significherà solo un grande evento sportivo, ma sarà una dinamo di sviluppo dai consistenti benefici per la città: posti di lavoro, turismo, investimenti, attenzione internazionale».
Insomma, per una volta questa piccola rivincita sulla città lagunare è stata possibile grazie al fronte compatto tra Regione, Comune, Provincia, società Bagnolifutura e industriali. Tutti uniti nell’interesse del territorio e per cercare di portare a casa un risultato in grado di rilanciare l’immagine internazionale di Napoli e del suo hinterland dopo i danni provocati dalla questione rifiuti. Napoli e la Campania, ora, hanno una grande chance di mostrare a tutto il mondo che Napoli non è soltanto la città dei cumuli di immondizia, che indubbiamente resta ancora un problema da risolvere e al più presto. Ormai la città è pronta ad ospitare le vele spiegate dell’America’s Cup e chissà che ciò non sia di buon auspicio per un rilancio a vele altrettanto spiegate della città.
Certo, le perplessità su questa nuova amministrazione comunale e sulla sua capacità di trasformare le tante promesse fatte in campagna elettorale in fatti restano, ma questo episodio dimostra che quando l’obiettivo di tutti, a prescindere dal colore politico, è il bene di Napoli, allora qualche importante risultato lo si riesce a portare a casa.
I napoletani hanno bisogno di poter sperare che qualcosa stia veramente cambiando, hanno bisogno di sperare nel miracolo della salvezza e del riscatto. Oggi sembra che tutto ciò possa avvenire se, legandoci anche alla nota superstizione napoletana, si pensa alle splendide emozioni che la squadra di calcio del Napoli sta regalando, dopo tanti anni di agonia, ai propri tifosi. Insomma, vogliamo interpretarli tutti come segnali positivi e di buon augurio.
Un pareggio (che è valso una vittoria) e una partita vinta. In entrambi i casi è lo sport, in qualche modo, ad unire, quasi che si potesse sperare che lo stesso spirito di squadra possa trasferirsi una volta per tutte, nonostante la diversità legittima delle idee, a tutti, anche e soprattutto alle Istituzioni.