Il governo vara il condono dei vaccini
19 Maggio 2017
Il governo se ne è inventata una nuova: il condono dei vaccini. Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri, infatti, dice che i bambini potranno tranquillamente iscriversi alla scuola elementare anche se non sono vaccinati, pagando una multa. Allo stesso modo in cui, se paghi il condono edilizio, ti tieni regolarmente la casa con i lavori abusivi. Come se potessi fumare nei luoghi pubblici pagando una multa: e la chiamano legalità.
Tra l’altro, è bene chiarire che non sarà necessario essere ricchissimi per permettersi il lusso di non vaccinare i figli, potranno farlo anche i benestanti: il presidente Gentiloni ha spiegato che si è pensato a sanzioni “anche 30 volte più alte di quelle esistenti”. Considerando che la sanzione finora prevista per la mancata vaccinazione contro la poliomelite, per esempio, era di 150 euro, il conto è presto fatto: con al massimo 4500 euro anche i non vaccinati potranno andare a scuola. Un deterrente solo per i più poveri.
E pazienza se contribuiranno a diffondere malattie infettive che si potrebbero evitare: ne pagheranno le spese innanzitutto i più indifesi, a partire dai bambini che non possono vaccinarsi perché immunodepressi, magari anche a seguito di cicli di chemioterapia, tanto per fare un esempio.
Il capolavoro del condono dei vaccini a favore dei benestanti, e l’obbligatorietà per i più poveri, ha la prima firma della sinistra “doc”, quella del Ministro Fedeli, longa manus della CGIL, e la seconda di Maria “Etruria” Boschi, che avrebbe “mediato” una soluzione tutta a favore della Fedeli.
L’ennesimo pasticcio di un governo che non sa decidere neanche sull’evidenza, e che propone una non-soluzione, che non risolve il problema: i bambini non vaccinati continueranno ad andare a scuola, anche perché l’obbligo per nido e scuola materna non copre tutti i bambini che poi si iscriveranno alle elementari.
Ma se chi ci governa non riesce a spicciarsela neanche con il morbillo, come si può pretendere poi che sappia fare addirittura le riforme del sistema?