Il grido dei terremotati: “Costretti a vivere in Sae indegne!”. E i tecnici annunciano uno sciopero
27 Febbraio 2019
“È bastata una folata di vento che l’antenna è sprofondata nel soffitto. A Visso in almeno altre 4 SAE si è alzata tutta la carta catramata e si vive nel terrore che possa piovere dentro”. A denunciare nuovi disagi nelle famose ‘Soluzioni abitative in emergenza’ nei luoghi del sisma 2016 è Francesco Pastorella, coordinatore dei Comitati Terremoto Centro Italia.
“Nel contempo arrivano le analisi dei laboratori, incaricati dai terremotati, che certificano la presenza di muffe nocive nei pavimenti ammalorati dall’umidità – continua Pastorella -. Queste sono le condizioni nelle quali siamo costretti a vivere. Quanto ancora dobbiamo subire prima di essere rispettati?”.
Intanto il Gruppo di tutela dei liberi professionisti ricostruzione annuncia uno sciopero il 5 marzo per protestare contro il Governo e il commissario Piero Farabollini, perchè – affermano – “in un anno di governo nulla è stato migliorato rispetto alla situazione ereditata e nulla è stato mantenuto di quanto promesso”. I tecnici che si stanno occupando della ricostruzione chiedono, tra le altre cose, al Governo “la semplificazione della presentazione delle pratiche, l’anticipazione delle spese tecniche preliminari e la revisione degli onorari tecnici”. Perchè, a due anni dal terremoto, “confusione e burocrazia bloccano i progetti”.