Il Mattinale attacca il viceministro Costa ma a vergognarsi dovrebbe essere Brunetta
04 Marzo 2014
di redazione
Nella conferenza dei Capigruppo era ormai una cantilena: il presidente Brunetta alzava il dito e prima di ogni altra cosa perorava la calendarizzazione in Aula del dibattito sulle carceri. Insisti una volta, insisti due, insisti tre, finalmente è stato esaudito.
Ci saremmo aspettati un suo intervento torrenziale, un’elencazione delle proposte del suo partito, fuochi d’artificio che avrebbero illuminato l’Aula. Invece il Presidente Brunetta ha pensato bene, al momento del voto, di darsela a gambe, di lasciare il banco vuoto e di dimostrare così che la sua è solo propaganda. Probabilmente è stato informato da qualcuno – che a differenza sua era in Aula – che la risoluzione che lui aveva preparato era stata bocciata. E a questo punto ha armato la penna velenosa (e purtroppo disinformata) del Mattinale per accusare il viceministro Costa di aver rinnegato i suoi principi, rendendo un parere negativo sulla mozione di Forza Italia.
Peccato che Brunetta se ne sia perso un pezzo, il più importante, il più significativo. Costa si è espresso in Aula favorevolmente sulla relazione della Presidente Ferranti che assorbiva i contenuti di molte altre risoluzioni anche condivisibili (che tuttavia avevano aspetti che esulavano dal tema delle carceri). Si tenga conto che i maestri di coerenza di Forza Italia in commissione avevano votato a favore della risoluzione Ferranti. Quindi a vergognarsi deve essere Forza Italia e il presidente Brunetta.