“Il medico” contro “il tecnico”. La sfida della governabilità tra Cipollone e Di Pangrazio

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“Il medico” contro “il tecnico”. La sfida della governabilità tra Cipollone e Di Pangrazio

13 Maggio 2012

Quarta puntata del reportage elettorale da Avezzano, in vista del ballottaggio del 20 e del 21 maggio. Ricordando con chiarezza ai lettori il nostro endorsement per Italo Cipollone, oggi proviamo a fare un paragone tra i due candidati alla poltrona di sindaco.

Giovanni Di Pangrazio ama definirsi un “tecnico” prestato alla politica, ma avere alle spalle una lunga carriera di dirigente provinciale e comunale non è per forza sinonimo di pragmatismo e capacità di (buon)governo. Non vuol dire, cioè, saper interpretare la realtà nella sua immediatezza, con i suoi problemi urgenti e quotidiani. Tanto più che Di Pangrazio, con la sua lista civica, ha raccolto intorno a sé una coalizione multiforme, che di “tecnico” ha ben poco. Sull’alleanza che lo sostiene – piddini, terzopolisti e dipietristi – aleggia lo spauracchio del centrosinistra che fu: Francesco Rutelli ha scelto proprio Avezzano per lanciare i suoi strali sul tesoriere Lusi.

La corsa alla poltrona di sindaco della città abruzzese è ancora aperta e il candidato del Pdl, Italo Cipollone, si fa sotto ingaggiando l’avversario. Cipollone vuole abolire l’IMU (il parlamento sta cercando un’intesa su un provvedimento del genere per i comuni, a partire dal 2013); vuole abbattere i costi della politica dimezzando gli stipendi alla futura giunta; vuole togliere di mezzo quell’anello stradale che ha strozzato nel traffico non pochi commercianti della città. Fin qui il programma. Cipollone è un uomo che sa ascoltare e sa decidere. Non a caso fa il medico pediatra e nella sua carriera ha assistito migliaia di famiglie con i loro bambini, 18.000 dicono i ben informati. Il coinvolgimento personale si unisce al decisionismo di chi deve prendere spesso soluzioni ultimative.

Da una parte, quindi, Di Pangrazio, “il tecnico”, un uomo delle tecnostrutture, a suo agio nelle aule e negli uffici pubblici. Dall’altra Cipollone, “il medico”, un uomo con spirito d’iniziativa, cresciuto professionalmente nella trincea degli ospedali, al quale tutti riconoscono risultati di eccellenza in campo sanitario. Meglio “il medico” che “il tecnico”, secondo noi, meglio un partito vero che una lista civica foriera di coalizioni destinate all’ingovernabilità.