Il Mezzogiorno? Una risorsa. Il Credito Popolare lo ha capito prima degli altri
20 Aprile 2010
La presenza sempre maggiore delle Banche Popolari nel Mezzogiorno ha seguito, negli ultimi 15 anni, politiche che non hanno disperso l’esperienza accumulata in decenni dagli istituti locali nati e sviluppati nelle regioni meridionali. Infatti, molte banche con sede nelle regioni del sud e delle isole del Paese sono entrate a far parte di gruppi bancari controllati da Banche Popolari del Nord creando una struttura bancaria di tipo federativo. Grazie a questo modello organizzativo ogni singola banca ha mantenuto intatta la propria identità e il proprio patrimonio di conoscenze e di relazioni con le famiglie e la piccola e media imprenditoria. A queste si aggiungono, poi, le Banche Popolari cresciute nelle diverse realtà locali dell’economia meridionale, che fin dalla loro fondazione hanno continuato a svolgere la loro opera in tali aree, conservando con grandi sacrifici la propria individualità.
Grazie a questa politica di tipo federativo, al contrario di quanto è accaduto per le altre realtà che hanno seguito strategie di omologazione e di cancellazione delle identità locali, oggi le dipendenze del Credito Popolare nel meridione appartengono per quasi l’84% a banche che hanno la propria sede in tali regioni, per un totale di 24 banche e 2mila sportelli mediante i quali la Categoria serve oltre 3 milioni di clienti e rappresenta circa 150mila soci.
La continua ricerca della prossimità e del contatto con le comunità che vivono ed operano nel Mezzogiorno, ha determinato come risultato che 1 sportello bancario su 3 nel sud Italia è riconducibile alla Categoria. In 10 anni infatti, la quota di mercato degli sportelli delle Banche Popolari nelle aree meridionali è raddoppiata, passando dal 16% al 33%. Una crescita che si è accompagnata ad una più efficiente allocazione del credito misurata da livelli di rischiosità sempre sotto controllo e contenuti, con un rapporto tra sofferenze e impieghi della Categoria costantemente inferiore di circa un punto percentuale e mezzo al dato medio dell’area.
Particolarmente positive sono le evidenze relative alla provvista bancaria, per il quale la quota di mercato supera il 30% in Puglia, Basilicata, Calabria e Sardegna. Un dato di particolare rilevanza se si considera che, poiché l’80% delle risorse raccolte dalle Banche Popolari viene reimpiegata a livello locale, le potenzialità di risparmio presenti nel Mezzogiorno vengono riutilizzate per assicurare maggiori flussi di credito alle imprese meridionali, senza dare luogo a trasferimenti di risorse in altre aree del Paese.
La quota di mercato della Categoria per i prestiti concessi alle PMI meridionali (alle quali le Banche Popolari destinano circa il 72% dei propri impieghi ad imprese a fronte di un dato medio di sistema del 42%) è più che raddoppiata, passando dal 13,5% del 2000 al 28% del 2009. In particolare, in alcune regioni come la Basilicata e la Sardegna, in poco meno di dieci anni i crediti delle Banche Popolari alle PMI sono arrivati a rappresentare rispettivamente il 43% e il 32%.
I dati del 2009 mostrano, poi, che la crescita annuale degli impieghi della Categoria ad imprese meridionali (6,7%) è stata superiore a quella registrata per le aziende che hanno sede in altre aree del Paese (2,1% nel nord ovest e 3,2% nel nord est), interessando tutti i settori di attività economica: prodotti agricoli +2%, Industria in senso stretto +5,9%, costruzioni +7,1% e servizi +6,9%.
Queste evidenze mostrano, quindi, l’intensa e paziente attività svolta nell’economia meridionale, confermando la volontà della Categoria di essere presente soprattutto dove è maggiormente sentita la necessità della presenza di un sistema finanziario locale che favorisca l’accesso la credito e permetta lo sviluppo economico dell’area.
In conclusione, il Credito Popolare, grazie alla sue caratteristiche e peculiarità, prosegue ed intensifica il suo impegno per valorizzare le potenzialità della piccola e media imprenditoria, lungo il solco tracciato nella loro storia con l’obiettivo di rendere la propria funzione creditizia in costante sintonia con le esigenze delle categorie produttive e delle comunità.
* Segretario Generale, Associazione Nazionale fra le Banche Popolari