Il “miracolo” di Chiodi e il disastro di Monti
28 Gennaio 2013
A chi ha vissuto il dramma del 2009, il disastroso terremoto che colpì l’Abruzzo portandosi via tante vite, non piace troppo sentire che i politici si ricordino della ricostruzione in campagna elettorale. Il premier Monti l’ha fatto, con la delicatezza di un elefante.
Visitando l’Emilia, Monti ha collegato i suoi insucessi a Bruxelles con gli scandali scoppiati nel periodo della ricostruzione."Sciacallaggio psicologico" sugli elettori, ha subito commentato, duro, il presidente della Regione Chiodi.
Come si può dimenticare lo sforzo fatta dalla comunità abruzzese per rilanciare la vita sociale ed economica della regione dopo il sisma? "Parole ingenerose," quelle di Monti, sempre secondo Chiodi, che ha stigmatizzato le "truffe maldestramente collegate all’Aquila" avvenute durante la ricostruzione.
In realtà, l’inchiesta pubblicata dal settimanale Panorama nei giorni scorsi dimostra che ‘amministrazione regionale del Pdl molto ha fatto in questi anni su finanziamenti, contributi, agevolazioni fiscali, per far ripartire la Regione, senza, peraltro, avere un grande aiuto da Roma.
"Con Monti, da un anno e mezzo a questa parte, nulla si è mosso; non ha prorogato neanche il finanziamento agevolato", dice con amarezza Chiodi. Panorama ha scritto che in Abruzzo è stato compiuto un "miracolo" nel taglio delle tasse e nella riduzione dei costi della politica. Il "disastro" di Monti è non averlo capito.